Ruggero Molteni, medico di famiglia a Cesano Maderno: «Entro oggi l’adesione ad ATS per avere i tamponi nasofaringei antigenici rapidi. Questo permetterà di accorciare i tempi di attesa e accertare la positività anche dei contatti»
Sparano e Calamaro: «Questa situazione rischia di diventare esplosiva. Sta creando una conflittualità tra medici di famiglia e pazienti che si sentono abbandonati»
Mandelli (Fofi): «Problema denunciato al Ministero, a noi solo le briciole in un momento in cui è fondamentale vaccinarsi»
Nel sondaggio Doxa oltre la metà degli italiani dice no al vaccino per l’influenza. Ma tra gli over 55 la percentuale di chi dice sì arriva al 60%
«Farmacisti e medici di famiglia siano sostenuti da Governo e regioni in modo da assicurare loro le migliori condizioni possibili per svolgere questa delicatissima campagna» afferma la Vicepresidente della Commissione Affari Sociali Michela Rostan
L’analisi della Fondazione Gimbe sul vaccino antinfluenzale dimostra che nella maggior parte delle regioni non ci sono scorte adeguate a soddisfare la domanda. Alcune non possono garantire il 75% di copertura alle categorie a rischio
L’infettivologo: «L’anno scorso si è vaccinato meno del 20% della popolazione e gli anziani non hanno superato il 70%. Questi numeri devono salire. Senza tampone, impossibile distinguere influenza da Covid»
Un trend in crescita che potrebbe raggiungere, in assenza di provvedimenti efficaci e coordinati, i dieci milioni nel 2050, secondo quanto riportato dal Interagency Coordination Group (Iacg) on Antimicrobial Resistance, istituito da ONU e OMS. Solo in Italia i morti nel 2018 sono stati circa 10mila
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano, sottolinea: «In Italia lo scorso anno abbiamo avuto 200 morti e 865 casi gravi, non sottovalutare la patologia. I vaccini sono sicuri»
A Milano presentata l’Asma Zero Week, in programma dal 3 al 7 giugno. Blasi (Policlinico Milano): «Aderenza alla terapia ed evitare le esposizione agli allergeni per combattere la malattia». Nuove linee guida raccomandano un’azione antinfiammatoria a più lunga durata
«Tra i soggetti più deboli le complicanze sono maggiormente frequenti», sottolinea il vicesegretario nazionale della Federazione dei Medici di Medicina Generale che consiglia: «Non frequentare luoghi affollati e lavarsi accuratamente le mani in qualsiasi situazione, soprattutto – ha concluso Calabrese – ogni qual volta si entra in contatto con altre persone»