La recente insorgenza pandemica del Covid-19 ha mostrato, nei Paesi più colpiti quali l’Italia, l’importanza del sistema pubblico sanitario e della ricerca. Ciò, a dispetto della recente direzione verso il servizio privatizzato, o a prestazione, che aveva messo in dubbio l’efficacia del sistema di “welfare state”
«Auspichiamo un piano nazionale condiviso: come seconda “gamba” del SSN abbiamo il dovere morale e professionale di dare risposte puntuali» spiega Barbara Cittadini (Aiop). «Il nostro supporto si realizza secondo i piani ordinati dal Ministero della Salute per un periodo, per ora, di 60 giorni. Siamo tutti pronti a prolungarlo in caso di ulteriore necessità» afferma Padre Virginio Bebber (Aris)