Il senso di colpa del sopravvissuto colpisce, soprattutto, le famiglie delle vittime che si trovano a fare i conti con un lutto improvviso e rapido che non permette di elaborare la morte. La psicologa: «La persona sperimenta una difficoltà nell’accettare il fatto di essere vivo e non aver potuto far niente per il caro che non c’è più»