Gli studi sono andati avanti, dimostrando che Sars-CoV-2 si trasmette per via aerea e molto raramente da superfici. Allora perché le agenzie di sanità pubblica non correggono le loro guide? Bisogna concentrarsi sulla depurazione dell’aria non sull’igienizzazione costante
Intervista alla docente di Comunicazione e relazione in medicina. La rivista Nature: «Si è aperto un nuovo canale fra clinico e pubblico, va conservato»
Firmato da Giuseppe Ippolito, riunisce 15 esperti da Europa e Stati Uniti. Si chiede di riflettere sui fallimenti dell’epidemia e preparare un nuovo sistema di allerta precoce
Una ricerca dell’Imperial College London sulla rivista scientifica Nature stabilisce che le dure misure di chiusura sono state efficaci, salvando moltissime vite. Il risultato è arrivato studiando i dati di 11 Paesi europei, tra cui l’Italia
Un articolo apparso su Nature evidenzia una nuova prospettiva di ricerca: dalle analisi delle acque scure si potrebbe individuare la presenza di contagio in brevissimo tempo
Una grande ricerca internazionale, alla quale partecipa il Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed, evidenzia come il problema dell’obesità stia colpendo in modo molto più grave chi vive in aree rurali
Per la seconda volta da quando è scoppiata l’epidemia legata all’Hiv, il virus che causa l’Aids, un paziente a Londra sembrerebbe essere stato curato dall’infezione: lo riporta la rivista scientifica Nature
Il Professor Greaves, autore dello studio: «L’incidenza della leucemia linfoblastica acuta infantile è maggiore nei Paesi sviluppati, non a causa di onde elettromagnetiche o agenti chimici, ma degli stili di vita contemporanei. Senza microbi, il sistema immunitario non impara a gestire le minacce». E aggiunge: «Genitori, siate meno schizzinosi»
L’autorevole rivista scientifica dedica un dettagliato articolo alla crisi della scienza in Italia. Dal 2008 il budget a disposizione delle università si è ridotto di circa un quinto. L’economista Mario Pianta: «Siamo sull’orlo del collasso»
ESCLUSIVA | «Conoscendo questo meccanismo, in futuro potremmo essere in grado di intervenire laddove c’è una carenza di trasmissione dell’impulso nervoso, come in presenza di sclerosi multipla». Sanità Informazione ha intervistato gli autori dello studio