Intervenuto ad un Convegno sulla Legge Gelli e parlando di pubblicità ingannevoli nei casi di malasanità, il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi ricordando le iniziative messe in campo dalla Federazione e dagli Ordini dei medici ha chiesto alla politica norme in grado di disincentivare il fenomeno delle cause temerarie
È la prima volta che i Consigli di due Ordini professionali si riuniscono per affrontare sinergicamente problematiche comuni
Il presidente Omceo Roma, Antonio Magi risponde alle accuse lanciate dall’associazione Codici riguardo ad un “allarmismo bluff” da parte della categoria dei medici. Dalla carenza di personale all’aggiornamento professionale, la replica dei camici bianchi
Altro tema caldo di questi giorni, il presunto attacco subito dai medici sul piano legale. «Si parla di eccessivo clamore dato ai casi di malasanità – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – Peccato, però, che ci si dimentichi di spiegare il perché si arriva a questi numeri»
Dei 35mila procedimenti che si aprono ogni anno oltre il 90% si risolvono in un nulla di fatto. Il Presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi (CIC), Filippo La Torre: «Serve legge che regoli la malpractice facendo giustizia di questi numeri impossibili»
«La stragrande maggioranza dei contenziosi si risolvono in un nulla di fatto – specifica il presidente a Sanità Informazione – nostri medici tra i migliori a livello internazionale. Fondamentale trasmettere questo messaggio ai cittadini, per questo ho firmato petizione»
All’indomani del polverone sollevato dallo spot che incoraggia i cittadini a denunciare casi di malasanità, l’intervista all’ex presidente del Consiglio ora presidente della Fondazione ItalianiEuropei: «L’importante è trovare sedi di conciliazione altrimenti il rischio è il logoramento del rapporto medico-paziente»
Il presidente di Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) sottolinea: «I medici italiani sono considerati tra i migliori, non permettiamo di macchiarne l’immagine e la credibilità». Intanto la raccolta firme ha superato le 12mila adesioni
Il commento di Obiettivo Risarcimento: «Si riabilita il diritto di migliaia di cittadini-pazienti ad essere comunque informati»
Attesa a giorni la valutazione dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria di Rai, Mediaset e degli altri editori. Tra richieste di ritiro dello spot da tutte le emittenti e le scuse da parte della Rai, la polemica sullo spot con Enrica Bonaccorti che sollecita azioni legali contro la malasanità non è ancora chiusa. E il 16 gennaio il presidente della FNOMCeO Filippo Anelli incontrerà il Consiglio nazionale forense