Un progetto congiunto che vedrà impegnati il Policlinico di Modena e la facoltà di Medicina. Una novità assoluta che, secondo la tempistica fissata dalle parti, dovrebbe partire nell’anno accademico 2020/2021 con i primi moduli base
Parla il presidente del Congresso, il professor Giovanni Pellacani dell’Università di Modena e Reggio Emilia: «Questa tecnologia permette di fare un esame della pelle non invasivo, con immagini che hanno la stessa risoluzione dell’istologia, in grado di farci vedere cellule atipiche e alterazioni della struttura che possono far sospettare la presenza di melanoma». Poi il consiglio: «Bisogna avere attenzione e cura di sé. Se uno nota qualcosa di strano, qualcosa che non riconosce spesso è benigno, ma nel caso non lo fosse, è meglio diagnosticarlo presto»