Il XIII Rapporto della Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia sulla condizione assistenziale dei malati oncologici segnala un generale passo indietro rispetto agli anni passati
Il Direttivo FAVO chiede al Ministro per le Autonomie Mariastella Gelmini di «concordare con le Regioni il continuo monitoraggio di accesso dei malati di cancro ai centri preposti»
Anche coloro che sono usciti dal tunnel della malattia oncologica sono costretti a far fronte a discriminazioni e complicazioni. E anche rinnovare la patente rischia di essere un percorso ad ostacoli. Iannelli (AIMAC e FAVO): «Al lavoro i malati oncologici rischiano di subire comportamenti discriminatori, demansionamenti silenti. Che succederà con la fine del blocco dei licenziamenti il 31 marzo?»
La XII Commissione della Camera ha approvato all’unanimità la Risoluzione “Iniziative per la tutela e la cura dei pazienti con patologie oncologiche” presentata dal’On. Carnevali. Il Presidente FAVO Francesco De Lorenzo: «Serve strategia politica di ammodernamento e rilancio dell’oncologia italiana»
La richiesta di Favo è quella di approvare il prima possibile il Piano oncologico nazionale. Così potenziare l’aiuto del territorio ai malati di cancro, senza dimenticare gli interventi di tutela economica non ripetuti dalla prima fase
«La circolare dell’Inps è senza precedenti – spiega il segretario generale della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia -: prende in considerazione, per la prima volta, la condizione di quelle donne, portatrici delle mutazioni BRCA1 e BRCA2, che pur essendo sane, presentano un alto rischio di ammalarsi di cancro al seno o alle ovaie»