Dal 24 settembre a proteggerli una legge contro le aggressioni. La giornata annuale contro la violenza sugli operatori sanitari continua a sensibilizzare. La Federazione dei medici: «Ora salto culturale che veda la sicurezza, a 360 gradi, come un diritto degli operatori sanitari e medico come alleato»
Sanzioni da 500 a 5mila euro e dai 4 ai 16 anni di reclusione per chi aggredisce gli operatori della sanità. Le reazioni
«Si vigili perché, dopo l’approvazione, venga applicata con il massimo della severità e in ogni occasione. Proteggere gli operatori della sanità è compito imprescindibile delle istituzioni di una Nazione civile» sottolinea Gianluca Giuliano, Segretario UGL Sanità
Il testo, approvato all’unanimità da parte di Montecitorio, inasprisce le pene per chi aggredisce verbalmente o fisicamente il personale sanitario. Ora ultimo passaggio in Senato. Le reazioni
«Ringraziamo quanti hanno creduto nella nostra battaglia di civiltà» scrivono in una nota Luciano Cifaldi, Segretario della Cisl Medici Lazio, e Benedetto Magliozzi, Segretario della Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti
«È chiaro che senza il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale al personale sanitario la norma avrà scarsa efficacia» commenta il presidente Antonio De Palma in una nota
Pene aggravate per chi causa lesioni personali gravi (da 4 a 10 anni) e gravissime (da 8 a 16 anni) al personale sanitario e socio-sanitario, ma bocciata la qualifica di pubblico ufficiale per gli operatori sanitari. Rostan (Leu): «Testo imperfetto, inefficace, insufficiente»
Il Ministro ha convocato a Lungotevere Ripa i rappresentanti degli Ordini delle professioni sanitarie: cronicità e riforma della Formazione continua in primo piano. Sul Ddl aggressioni sottolinea: «Se tempi in Parlamento andranno per le lunghe non escludo decreto d’urgenza»
Il capogruppo Fdi alla Camera spiega il senso della mozione sulle professioni che prevede interventi per la tutela degli operatori sanitari: «Chiediamo anche l’istituzione o l’ampliamento di presidi delle forze dell’ordine in prossimità degli ospedali»
«Dovere dello Stato è “prendersi cura di chi ci cura” ha detto il ministro in vista all’OMCeO Napoli. Il Presidente dell’Ordine dei medici di Napoli Scotti: «Avere qui con noi il Ministro in un momento così delicato è per noi fondamentale. Il messaggio è chiaro: fate presto»