All’ospedale dove venne riconosciuto il primo caso italiano, una cerimonia per ricordare chi non c’è più e ringraziare coloro che con dedizione ogni giorno si adoperano per salvare vite
Tre mascherine a testa, tanto coraggio e tanta pazienza. Tra psicosi da arginare e dotazioni quasi inesistenti. «Ma domani andrà meglio di oggi: non possiamo permetterci di non avere fiducia»
Prognosi riservata per un trentottenne ricoverato all’ospedale di Codogno che avrebbe cenato, di recente, con un collega rientrato dalla Cina. Cresce la preoccupazione nei cittadini