Per ridurre il girovita bisogna puntare al cervello. E’ infatti qui che nasce l’appetito «incontrollato», quello che porta a mangiare più cibo di quanto in realtà ne serva. Una nuova ricerca condotta dal Garvan Institute of Medical Research, in Australia, ha individuato uno specifico gruppo di cellule cerebrali che stimola l’appetito quando c’è un eccesso prolungato di energia nel corpo, ovvero in presenza di un accumulo eccessivo di grasso, condizione tipica dell’obesità
Una “mancanza di appetito patologica che non è rifiuto consapevole del cibo ma la perdita del senso di fame e del desiderio di mangiare con un persistente senso di pienezza” è la definizione della 17ma edizione dal prestigioso testo Principles of Internal Medicine di Harrison’s. La malnutrizione calorico proteica (MCP) è una condizione che caratterizza […]