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Prevenzione 19 Marzo 2020

Ictus, A.L.I.Ce. Italia: «Ecco i sintomi da riconoscere. Non aspettare per chiamare il 112»

«Stiamo vivendo una delle più gravi emergenze sanitarie non solo del nostro Paese ma del mondo intero e l’attenzione di tutti è giustamente focalizzata sul Covid-19 – comunica A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) – ma siamo consapevoli che le persone colpite da ictus debbano in ogni caso continuare ad avere percorsi […]

«Stiamo vivendo una delle più gravi emergenze sanitarie non solo del nostro Paese ma del mondo intero e l’attenzione di tutti è giustamente focalizzata sul Covid-19 – comunica A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) – ma siamo consapevoli che le persone colpite da ictus debbano in ogni caso continuare ad avere percorsi diagnostici e terapeutici efficienti ed efficaci».

«L’ictus cerebrale –  spiega A.L.I.Ce. Italia – nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Quasi 150.000 italiani ne vengono colpiti ogni anno e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave. In Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione sia per il miglioramento delle terapie attualmente disponibili».

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«E’ importante che, in questi giorni, non si verifichi alcun calo degli accessi al Pronto Soccorso in chi manifesta sintomi che possono essere “campanelli d’allarme” di questa patologia – spiega la Federazione di associazioni di volontariato diffuse in tutt’Italia – dato che si teme che le persone, pur riconoscendo i sintomi, tardino a rivolgersi al 112 per paura di essere infettate in ospedale dal Coronavirus».

«Come ben sappiamo però – dichiara la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV – l’ictus è una patologia tempo-correlata: i risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alla disponibilità delle terapie disponibili (trombolisi e trombecromia meccanica) dipendono, infatti, dalla precocità con cui si interviene. E’ dunque fondamentale riconoscere il prima possibile i sintomi e chiamare immediatamente il 112 in modo da poter arrivare velocemente in Ospedale. In questo modo è infatti possibile ridurre il rischio di mortalità, ma soprattutto gli esiti di disabilità, spesso invalidanti, causati da questa malattia».

Ecco i sintomi che vanno riconosciuti tempestivamente:

  • non riuscire a muovere o muovere con minor forza un braccio o una gamba o entrambi gli arti dello stesso lato del corpo
  • avere la bocca storta
  • non riuscire a vedere bene metà o una parte degli oggetti
  • non essere in grado di coordinare i movimenti o di stare in equilibrio
  • non comprendere o non articolare bene le parole
  • essere colpito da un violento e molto localizzato mal di testa, diverso dal solito

«Se compare anche uno solo di questi sintomi – raccomanda A.L.I.Ce. Italia – è necessario chiamare subito il 112 in quelle regioni dove è attivo il numero unico di emergenza (o il 118) perché è fondamentale portare la persona nei centri organizzati per il trattamento, cioè le Unità Neurovascolari (Centri Ictus – Stroke Unit).

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