Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Malattie e terapie 2 Settembre 2021

Microbiota intestinale e disturbi correlati: quello che c’è da sapere

Il microbiota influenza non solo l’intestino, ma anche il sistema nervoso, l’apparato cardiovascolare e l’apparato endocrino-metabolico

Immagine articolo

Ne abbiamo tutti sentito parlare, ma pochi forse hanno veramente capito di cosa si tratta e, soprattutto, a cosa serve. Parliamo del microbiota intestinale, «l’insieme dei microrganismi che popola il tratto digerente, per lo più l’intestino», spiega l’Istituto Superiore di Sanità. Oltre mille miliardi di batteri, virus, funghi e protozoi che svolgono funzioni importanti per la salute dell’uomo, che variano con l’età, l’ambiente o la dieta.

Ma quando può ritenersi sano un microbiota intestinale? Secondo i ricercatori, sono i tre fattori che influiscono sul suo stato di salute:

  • La ricchezza della diversità delle specie di microbi presenti;
  • L’abbondanza numerica relativa di ogni specie;
  • Il rapporto tra specie benefiche e quelle potenzialmente dannose.

In questo caso, si parla quindi di eubiosi. Al contrario, in caso di squilibrio, si parla di disbiosi.

Le funzioni del microbiota intestinale

Ma a cosa serve quindi il microbiota intestinale? Le sue funzioni possono essere raggruppate in tre categorie principali:

  • Metaboliche (produzione di vitamine, sintesi di aminoacidi, trasformazione degli acidi biliari, ecc.);
  • Strutturali (sviluppo dei villi intestinali e delle cellule epiteliali dell’intestino, sviluppo del sistema immune dell’intestino, ecc.);
  • Protettive (contrasto delle infezioni da parte di microrganismi dannosi).

Recentemente, inoltre, sono state messe in evidenza le influenze del microbiota intestinale sull’apparato digestivo, sul sistema nervoso, sull’apparato cardiovascolare e sull’apparato endocrino-metabolico.

Microbiota intestinale e apparato digestivo

Come spiega l’ISS, «i prodotti del microbiota assorbiti dall’intestino vengono portati al fegato attraverso la vena porta. Se il microbiota si trova in uno stato di disbiosi, tali sostanze possono essere tossiche e possono provocare danni al fegato con accumulo di grasso e infiammazione».

Microbiota intestinale e sistema nervoso

Le sostanze prodotte dal microbiota influenzano il sistema nervoso centrale attraverso le loro azioni sul nervo vago e sul flusso sanguigno che raggiunge la barriera emato-encefalica. È sempre più evidente che, attraverso queste connessioni, i prodotti del microbiota possano influenzare il tono dell’umore e alcuni comportamenti istintivi.

Microbiota intestinale e apparato cardiovascolare ed endocrino-metabolico

Le influenze del microbiota sull’apparato cardiovascolare sono legate alla sua capacità di influire sui principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari rappresentati da iperlipidemia (aumento dei grassi nel sangue), diabete di tipo 2 e aterosclerosi.

Disbiosi e altre malattie

«La disbiosi, se protratta nel tempo – continua l’ISS -, può contribuire allo sviluppo di molte malattie. Oltre a quelle strettamente correlate all’intestino come le malattie infiammatorie croniche intestinali, gastrite, ulcera peptica, sindrome dell’intestino irritabile, cancro dello stomaco e del colon, può favorire anche obesità, malattie metaboliche, asma e allergie».

Inoltre, sono in corso numerose ricerche che intendono studiare i meccanismi che potrebbero essere alla base della relazione tra disbiosi e malattie del sistema nervoso come l’Alzheimer, la sclerosi multipla, la depressione e l’autismo: «La comunicazione diretta tra intestino e cervello – conclude l’Istituto Superiore di Sanità – potrebbe giustificare in parte tale relazione con il passaggio diretto di metaboliti in grado di avere effetti sulla funzione del sistema nervoso e favorire l’instaurarsi di una risposta infiammatoria locale».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, 60 anni di attività: tornano i ‘Giorni della ricerca’ e i Cioccolatini della solidarietà

Dalle piazze italiane ai media, fino al Quirinale, un calendario ricco di eventi per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di oltre 5.400 ricercatori
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano