Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

infanzia 11 Luglio 2023

SOS pannolini in estate, con caldo e mare raddoppia il rischio di rossori e dermatiti

Irritazione, prurito, desquamazione. In estate per i bambini, specialmente se neonati, il pannolino può diventare un vero supplizio: con il caldo, infatti, raddoppia il rischio di dermatiti dovute allo sfregamento da pannolino che causano arrossamenti con piccole papule, aree desquamate o erose, nelle zone dell’inguine, dei genitali e dei glutei. Un inconveniente fastidioso che, in […]

Irritazione, prurito, desquamazione. In estate per i bambini, specialmente se neonati, il pannolino può diventare un vero supplizio: con il caldo, infatti, raddoppia il rischio di dermatiti dovute allo sfregamento da pannolino che causano arrossamenti con piccole papule, aree desquamate o erose, nelle zone dell’inguine, dei genitali e dei glutei. Un inconveniente fastidioso che, in alcuni casi, può aggravarsi e complicarsi. La pediatra Maria Giuliano, presidente della Società italiana dei medici pediatri (SIMPE) Campania e autrice di una ricerca sulle dermatiti da pannolino, ai microfoni di Sanità Informazione mette in guardia i genitori con alcuni suggerimenti utili per fronteggiare questa problematica.

Estate e dentizione, i triggers della dermatite da pannolino

«La dermatite da pannolino è un’infiammazione dovuta a determinate sostanze contenute nell’urine e/o feci che irritano la pelle – spiega Giuliano -. L’umidità e la frizione generata dal pannolino portano alla macerazione della cute, rendendola più vulnerabile alla penetrazione di microrganismi e sostanze irritanti. Il pannolino è fatto in parte di plastica e quando la temperatura esterna è molto alta, come succede durante la bella stagione, con l’esposizione al mare, alla sabbia e al sudore, il rischio dell’insorgenza di dermatiti raddoppia. In alcuni casi, specialmente nella fase di eruzione dentale, che può comportare un aumento dell’acidità delle urine, o quando l’infiammazione viene trascurata, la dermatite può aggravarsi e si possono avere delle sovra-infezioni batteriche e fungine, come quelle da Staphylococcus aureus o da Candida auris».

Un aiuto dalla ricerca scientifica: l’estratto di grano con poliesanide

«Uno studio della SIMPE Campania – rivela la pediatra – che ha coinvolto 26 bambini (maschi e femmine) sotto i 4 anni di età colpiti dalla dermatite da pannolino, ha dimostrato l’efficacia di un composto, una combinazione di estratto del grano e poliesanide, un potente antisettico, nella guarigione della cute e nella prevenzione delle sovra-infezioni. Alla fine della terapia è stata registrata una completa risoluzione delle lesioni in tutti i 26 casi con un periodo medio di guarigione di 6 giorni. Solo in un caso è stato necessario l’aggiunta di un antibiotico per uso topico.  I risultati della ricerca – osserva Giuliano – dimostrano che l’estratto del grano crea una barriera protettiva nella zona genitale, facilitando le condizioni per una rapida e corretta azione riepitelizzante della cute».

In caso di dermatite: cosa fare e cosa non fare

«Innanzitutto – consiglia Giuliano – “spannolinare” il bambino se ci si rende conto che è il momento giusto, cioè nel momento in cui il piccolo impara a capire quando la vescica è piena e a far partire la contrazione del muscolo vescicale. Di solito il momento giusto coincide con i 2 anni per le femminucce e i 3 anni per i maschietti; se invece i tempi non sono maturi per eliminare definitivamente il pannolino, lasciarlo comunque il più possibile il più a lungo possibile senza pannolino: l’estate è la stagione giusta per farlo. Aumentare la frequenza del cambio pannolino – raccomanda la pediatra – per evitare che la cute delicata coperta rimanga per troppo tempo umida e a contatto con urina e sudore. Limitare il più possibile l’uso delle salviette detergenti e preferire l’utilizzo di acqua tiepida e un detergente delicato per pulire e/o rinfrescare le parti intime del bambino, dopodiché asciugare tamponando con un asciugamano morbido, senza strofinare. È importante, prima di rimettere il pannolino, accertarsi che le parti intime siano ben asciutte, perché lasciare l’area umida favorisce le irritazioni e la proliferazione di microrganismi infettivi. Aumentare frequenza e la dose di applicazioni di creme lenitive, quella a base di estratto di grano o quelle tradizionali a base di ossido di zinco. Infine, se arrossamento e irritazione non migliorano nel giro di due-tre giorni occorre consultare il pediatra: potrebbero essere in corso infezioni e il medico indicherà i trattamenti migliori. Da evitare, invece, il “fai da te” – conclude la presidente SIMPE Campania – e in particolare l’utilizzo di creme a base di corticosteroidi, perché possono dare effetti collaterali».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...