Salute 9 Maggio 2025 13:39

Tumori: casi in crescita negli under 40, l’IEO lancia prevenzione “no age”

I casi di tumori stimati fra gli under 40 sono oltre 15.000 in Italia e sono in crescita ogni anno. per questo l'Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano lancia la prevenzione "no age"
Tumori: casi in crescita negli under 40, l’IEO lancia prevenzione “no age”

“La prevenzione deve essere no age: i casi di tumori stimati fra gli under 40 sono oltre 15.000 in Italia e sono in crescita ogni anno, mentre i nuovi casi di tumori ereditari a ogni età sono stimati fra i 50.000 e i 70.000 ogni anno. Con gli stili di vita corretti, le vaccinazioni opportune e l’accesso ai test genetici di tutti i componenti delle famiglie a rischio, giovani compresi, questi numeri possono ridursi drasticamente, fino al 40%”. A lanciare l’appello è l’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano, in occasione del primo IEO Open Day.

La maggior parte dei tumori nei giovani è legata a fattori di rischio modificabili

“Siamo abituati a pensare alla prevenzione a partire dai 40 o addirittura 50 anni, perché il cancro è in effetti una malattia degenerativa, che ha il suo picco intorno ai 65-70 anni”, spiega Roberto Orecchia, direttore scientifico IEO. “Tuttavia l’aumento dei casi negli under 50 e le conoscenze più recenti sui meccanismi di formazione dei tumori ci obbligano a cambiare rotta. La buona notizia è che la maggior parte dei tumori nei più giovani – continua – è correlata a fattori di rischio derivanti da stili di vita che si possono modificare: fumo, alcol, sovralimentazione e sedentarietà. È dimostrato che se sin da bambini queste abitudini fossero evitate, i tumori nei giovani sarebbero malattie rare. Se poi ai comportamenti salutari si affiancassero gli esami di diagnosi precoce, la vaccinazione anti Hpv e il counselling genetico, potremmo dire di avere il cancro giovanile sotto controllo”.

Il cancro al seno è quasi raddoppiato negli ultimi 30 anni

“Infatti, grazie alle prime campagne di sensibilizzazione alla prevenzione, il tasso di mortalità – dice Orecchia – è diminuito anche nella fascia 20-49 anni: -21% nelle donne e -28% nei maschi nel periodo 2017-2021. Ma si può e si deve fare molto di più per contrastare la crescita dei tumori fra i giovani, che per alcune forme è davvero preoccupante”. Il tumore con il triste record di crescita negli under 40 è quello del seno per le ragazze. In base ai dati più recenti i casi di tumore del seno nelle più giovani sono quasi raddoppiati negli ultimi 30 anni, tanto che In Italia il 20% delle donne che ne sono colpite ha meno di 40 anni. Una percentuale che equivale a 11.140 nuove giovani pazienti ogni anno. Gli esperti sono concordi nell’attribuire questa crescita in gran parte ai fattori di rischio come obesità, alcol e fumo, oltre a fattori ormonali legati a cambiamenti negli stili di vita femminili, come la prima gravidanza tardiva, i pochi figli e il non allattamento al seno.

Necessario favorire l’accesso al counselling genetico

A questi fattori si affianca il rischio genetico ereditario, responsabile del 5-10% di tutti i tumori della mammella. “Il rischio genetico – aggiunge Orecchia – non riguarda solo i tumori della mammella o dell’ovaio. Studi recenti indicano una percentuale del 15-17% di tumori ereditari sul totale dei 400.000 nuovi casi di tumore annuali in Italia. Secondo le stime più attendibili i portatori di sindromi ereditarie che predispongono ai tumori sono circa 1.250.000, ma fino all’85% di queste persone non ne è consapevole perché non ha mai avuto accesso a un counselling genetico, che permetterebbe un percorso preventivo mirato. Anche in questo caso, la sfida per l’oncologia è prima di tutto culturale”.

IEO primo ospedale ad aver attivato un “High Risk Center”

“Il concetto di rischio oncologico – continua Orecchia – è complesso e per certi versi ancora confuso per gli adulti, tanto di più per i giovani, che in generale rifiutano l’idea della malattia. Superare questa barriera significa salvare molte vite. Per questo l’IEO è il primo ospedale in Italia ad aver attivato un ‘High Risk Center‘, oggi punto di riferimento in Italia per le persone ad alto rischio di ammalarsi di tumore per caratteristiche personali, genetiche o familiari. Attualmente sono più di 2.000 ogni anno le persone che accedono al Centro, che segue in sorveglianza intensiva circa 600 famiglie l’anno”. Per l’Open day IEO sono state organizzate oltre 200 visite gratuite per i famigliari dei pazienti ed è stato allestito un villaggio della salute aperto a tutti, con diversi punti informativi e attività interattive su importanti temi legati al benessere.

 

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