Salute 23 Ottobre 2019 09:00

Tumore al seno, Lombardia prima in Italia a rimborsare test Oncotype: permette di capire se serve la chemioterapia

«Studio ha dimostrato che 50 pazienti su 400 hanno potuto evitare il trattamento che era stato invece indicato dai medici», sottolinea Alberto Zambelli, oncologo dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. È l’unico test genomico validato per la sua capacità di previsione sia dei probabili vantaggi della chemioterapia sia del rischio di recidiva del tumore alla mammella in stadio precoce

di Federica Bosco

Novità in Lombardia per la cura e la prevenzione del tumore al seno. Nel mese della prevenzione, Regione Lombardia, per la prima volta in Italia, ha deciso di garantire la rimborsabilità del test genomico Oncotype DX, in grado di determinare la probabilità dei benefici della chemioterapia nel trattamento del tumore al seno in stadio precoce.

«Questo test – spiega il Dottor Alberto Zambelli, oncologo dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – fa un’analisi molecolare di espressione genetica a partire dal tessuto tumorale operato, e individua un livello di rischio prognostico e di predizione dell’utilità della malattia, che permette in un caso su due di risparmiare la chemioterapia. Questa evidenza l’abbiamo verificata e replicata in uno studio regionale che abbiamo condotto in Lombardia in quattro grossi centri ospedalieri  dove 400 pazienti che avevano le caratteristiche per cui vi era un’incertezza sull’utilizzo della chemioterapia o meno, oltre la terapia endocrina, sono state sottoposte al test ed abbiamo evidenziato come le indicazioni fornite dai medici prima di avere il test era di chemioterapia in un quarto di queste pazienti (100 pazienti su 400)  e una volta fatto il test 50 hanno potuto risparmiarsi il trattamento perché l’esito del test ha fornito indicazioni capaci di riconoscere come la chemioterapia in quel caso non fosse necessaria. Quindi un passo importante che ha permesso di risparmiare chemioterapie inutili a vantaggio delle pazienti e al contempo ha permesso di risparmiare al Servizio sanitario nazionale delle risorse quando queste non sono ben allocate, ma possono esser destinate a terapie o trattamenti più indicati».

LEGGI ANCHE: CANCRO AL SENO, LA FLORA BATTERICA DEL TESSUTO MAMMARIO POTREBBE PREDISPORRE ALLA MALATTIA. LO STUDIO DEL GEMELLI

Lo studio che ha previsto l’utilizzo del test Oncotype DX è stato effettuato presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’ospedale Sant’Anna di Como, il Fatebenefratelli di Milano e gli Spedali civili di Brescia. Inserito nelle linee guida 2018 sulle neoplasie della mammella dell’Associazione Italiana di oncologia medica AIOM, Oncotype DX è l’unico test genomico validato per la sua capacità di previsione sia dei probabili vantaggi della chemioterapia sia del rischio di recidiva del tumore alla mammella in stadio precoce.

«Sono state evidenziate dagli studi clinici alcune realtà che permettono di ridurre il trattamento medico chemioterapico quando questo è inutile o poco efficace per il caso specifico delle pazienti con un tumore mammario di tipo ormono-sensibile – continua Zambelli – Queste pazienti in effetti possono ricevere la terapia endocrina precauzionale e in alcuni casi devono ricevere un trattamento chemioterapico aggiuntivo. Normalmente a livello nazionale italiano la media di chi riceve un trattamento chemioterapico aggiuntivo è intorno alla media del 30/40 per cento. Oggi abbiamo dei test predettivi, capaci di risparmiare la chemioterapia quando questa è in qualche modo non necessaria».

Articoli correlati
Berlusconi: quanto è grave la leucemia e la chemio a 86 anni? Parla l’esperto
Leucemia mielomonocitica cronica. Questo è il nome della malattia che ha colpito Silvio Berlusconi, ricoverato in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano. Si tratta della più frequente tra le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative, caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi: i monociti. Questa patologia è eterogenea e compare solitamente in età avanzata e che può presentarsi in una forma displastica, in cui prevalgono anemia e neutropenia, oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi
Onconnext, Boldrini: «Dieci punti fil rouge di una presa in carico multidisciplinare sul territorio»
“Onconnext” è il documento condiviso dalle principali associazioni dei pazienti con tumore al seno presentato alla Camera dei Deputati. Contiene dieci proposte concrete per rinnovare i percorsi di diagnosi e cura rafforzando l’integrazione tra ospedale e territorio
Tumore seno HER2Low: trastuzumab deruxtecan riduce rischio morte del 50% rispetto alla chemioterapia
Trastuzumab deruxtecan è la prima terapia anti-HER2 a dimostrare un beneficio di sopravvivenza in questa popolazione. Potrebbe ridefinire il trattamento del tumore al seno per circa la metà delle pazienti affette da carcinoma mammario. I dati dello studio sono stati presentati nella sessione plenaria dell'ASCO e pubblicati sul New England Journal of Medicine 
Test genomici per donne con tumore al seno: la legge c’è, i fondi anche, ma non si fanno. Perché?
Secondo un sondaggio di Senonetwork solo il 48% degli ospedali si è attrezzato per farli e garantire il rimborso delle analisi, nonostante sia stato stanziato un fondo da 20 milioni di euro. Europa Donna Italia chiede l’intervento della commissione LEA affinché tutte le donne italiane possano accedervi
Qual è l’efficacia delle terapie nella cura del mesotelioma pleurico maligno? Lo studio pubblicato su Jama Open
Lo studio è stato condotto dalla Sbarro Health Research Organization (SHRO), dal Gruppo Italiano Mesotelioma (GIMe) e dal dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...