Salute 3 Maggio 2021 18:34

Tamponi salivari: da oggi nelle scuole in Lombardia

Viaggio nel laboratorio di microbiologia dell’Università di Milano con la professoressa Elisa Borghi: «Il dispositivo a forma di tubo contiene all’interno una spugna attaccata ad un bastoncino che va succhiata come un lecca-lecca. In laboratorio viene processato in 24 ore»

di Federica Bosco

Veloce, preciso e comodo, è il nuovo test salivare messo a punto dall’Università di Milano, testato a Bollate su 1628 studenti, che da maggio Regione Lombardia ha deciso di estendere a tutte le scuole per tenere sotto controllo i contagi. Per vedere come vengono processati i tamponi salivari siamo entrati nel laboratorio di microbiologia dell’Università degli Studi di Milano all’Ospedale San Paolo con la professoressa Elisa Borghi: «La procedura è la stessa che usiamo per il tampone nasofaringeo, ma partendo da una matrice diversa che è la saliva. La raccolta può essere fatta in maniera non invasiva e anche autonoma, quindi svincolando il personale sanitario per la vaccinazione, ad esempio. Il test va poi eseguito in laboratorio ed essendo molecolare ha la stessa sensibilità del test nasofaringeo classico».

Un test per bambini e soggetti fragili

Il test può essere realizzato nella versione molecolare o antigenica. Nel primo caso si rileva la presenza dell’RNA del virus e si effettua in laboratorio. Con i test salivari antigenici, invece, si individuano le proteine di superficie del virus presenti nella saliva e il risultato si ottiene in pochi minuti.

«La saliva può essere raccolta con più dispositivi, l’importante è che sia saliva pura, non contaminata da muco – spiega Borghi -. Il dispositivo che abbiamo sviluppato in collaborazione con Copan ha una spugna legata ad un bastoncino ed è sicura, pensata per bambini e soggetti fragili che con altri dispositivi potrebbero ingoiare il rullo di cotone. La spugna attaccata ad un bastoncino viene succhiata come un lecca-lecca. Una volta eseguito il test il bastoncino si posiziona nel tubo e viene consegnato in laboratorio».

Un macchinario con filtri impedisce la fuoriuscita della carica virale

Durante la fase di processazione, l’operatore è protetto da camice monouso, doppi guanti e visiera, mentre   il macchinario, grazie a dei filtri, impedisce la fuoriuscita dell’alta carica virale.

«Una volta che il dispositivo di raccolta arriva in laboratorio, la saliva viene sottoposta a centrifugazione. Si fa un passaggio in un termociclatore dove avviene uno shock termico con un enzima per liberare gli acidi nucleici virali nel campione, poi si fa una real time PCR e si vedono le curve. Se c’è il virus si ha l’amplificazione dei geni virali, se invece il virus non c’è questi non si amplificano per cui è negativo».

Più sensibile in una fase primitiva della malattia

Si tratta dunque di un test attendibile, ideale per bambini e per soggetti fragili, che permette di conoscere il risultato in 24 ore. «In una fase primitiva della malattia, quando ancora non ci sono sintomi o sono lievi, il test salivare è ancora più sensibile», chiosa la professoressa Borghi.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Arturo è in Italia. La nuova variante è stata individuata a Pavia
Abbiamo la prima prova che a nuova «sorella» di Omicron, Arturo, si trova in Italia. «E' stata identificata dall'équipe di Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia dell'Irccs San Matteo di Pavia», annuncia ufficialmente l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Sanità, Laboratorio Lombardia: a Milano per la prima volta confronto tra tutti i soggetti della filiera
L’appuntamento, dal titolo "Sanità Futura: quali prospettive per lo sviluppo del sistema lombardo?", è stata anche l’occasione per individuare le prossime iniziative in grado di supportare la messa a terra della riforma regionale del 2021 e del dm 77 sulla riorganizzazione della medicina territoriale
Milano, cittadini contro la Casa di Comunità: «No alla cattedrale nel deserto»
Raccolte 6000 firme dal Comitato Bonola per esprimere il malcontento a Regione Lombardia sulla Casa di Comunità che dovrebbe sorgere tra i palazzi di via Ugo Betti. La vicepresidente: «Mancano i medici di base e il terreno su cui dovrebbe sorgere la Casa di Comunità attende la bonifica dall’amianto»
Dalla Sicilia alla Lombardia: la “tratta” della PMA
Aurora denuncia a Sanità Informazione la sua storia ai limiti della legalità: in Sicilia la Procreazione medicalmente assistita è sempre stato un bene lusso e chi non poteva permetterselo andava fuori Regione. Ma dal 9 maggio l’assessorato alla Sanita siciliano ha bloccato la mobilità sanitaria. Aurora, Giacomo D’Amico, presidente di Hera e Antonino Guglielmino, presidente nazionale della SIRU svelano tutte le carte
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...