Salute 29 Dicembre 2021 12:22

Ricoveri Covid, FIASO: «In terapia intensiva 71% senza vaccino, gli altri vaccinati senza booster»

L’84% dei vaccinati in rianimazione non aveva fatto la terza dose, nell’ultima settimana ricoveri ordinari aumentati del 33%. Crescono anche i pazienti pediatrici. Migliore (FIASO): «In questa fase occorre guardare meno al numero di tamponi positivi e di contagi e focalizzare l’attenzione sugli ospedali»

Ricoveri Covid, FIASO: «In terapia intensiva 71% senza vaccino, gli altri vaccinati senza booster»

Dai primi dati, la nuova ondata di Covid alimentata dalla variante Omicron, con gli oltre 78 mila nuovi casi registrati ieri solo in Italia, sembra abbia una sintomatologia meno grave, soprattutto sulla popolazione vaccinata. Tuttavia, il tasso di crescita dei ricoveri Covid è in accelerazione, del 13,7% secondo gli ospedali sentinella FIASO. Si parla di “effetto festività” per il maggior numero delle ospedalizzazioni, che confermano di concentrarsi maggiormente sulle persone non vaccinate.

I dati sui ricoveri ordinari

Le 21 strutture sanitarie e i quattro ospedali pediatrici italiani che forniscono i dati all’osservatorio FIASO hanno portato alla luce queste considerazioni. Senza fare distinzioni tra chi è vaccinato e non, l’aumento nell’ultimo mese è stato del 33% nei ricoveri e del 13,7% solo nell’ultima settimana. Dal 7 al 28 dicembre i ricoveri di persone non vaccinate sono aumentati del 46%, mentre la cifra si ferma al 19% nello stesso periodo per i vaccinati. Nei reparti ordinari la presenza di pazienti non vaccinati è del 54%. Resta una forte differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 70 anni, i secondi 63 anni. Diverso anche lo stato di salute tra le due categorie: il 71% dei vaccinati ricoverati soffre di gravi patologie mentre meno della metà dei pazienti non vaccinati (47%) è affetto da altre malattie.

Terapie intensive e ricoveri pediatrici

Nelle terapie intensive la crescita è stata più forte nell’ultima settimana, stanziandosi al 18%. Maggiore anche il numero di non vaccinati rispetto ai vaccinati: 21,6% rispetto al 10%. Chi non ha nemmeno una dose di vaccino compone il 71% dei pazienti in rianimazione, dai 21 agli 85 anni, mentre il restante 29% è la platea vaccinata, dai 35 ai 90. Tra questi ultimi l’84% aveva completato il ciclo vaccinale da oltre quattro mesi ma non aveva ancora eseguito il booster.

Un dato importante sottolineato dai dati FIASO riguarda i pazienti sotto i 18 anni, che nell’ultima settimana sono aumentati del 46%. Oltre la metà (56%) dei 66 ricoverati su cui si basa la survey, ha tra 0 e 4 anni, mentre il 44% tra 5 e 18. Nessuno aveva completato il ciclo di vaccinazione.

Migliore (FIASO): «Meno attenzione ai tamponi, più ai ricoveri»

«In questa fase occorre guardare meno al numero di tamponi positivi e di contagi e focalizzare l’attenzione sugli ospedali che danno davvero il passo dell’epidemia – commenta il Presidente FIASO, Giovanni Migliore -. Assistiamo a un incremento dei ricoveri ma di gran lunga inferiore rispetto ai numeri di un anno fa; le Aziende sanitarie e ospedaliere hanno comunque predisposto, in linea con quanto richiesto dal Ministero della Salute, piani per l’attivazione di posti letto in base all’andamento dei ricoveri. I numeri ci restituiscono il quadro di una pandemia che colpisce e corre soprattutto tra i non vaccinati e che tra chi non ha la protezione del vaccino determina le più gravi conseguenze. La copertura vaccinale più elevata riduce, infatti, sia la frequenza dell’ospedalizzazione sia dell’accesso in terapia intensiva».

 

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