Salute 25 Marzo 2021 10:11

Report Gimbe, primi segni di discesa della curva epidemica: «Ma con i vaccini agli over 80 siamo indietro»

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe mostra un cambiamento di passo per la prima volta dall’inizio delle restrizioni, ma non è abbastanza a causa delle profonde differenze regionali. Sui vaccini l’Italia è avanti, ma è penultima in Europa per numero di over 80 protetti

Report Gimbe, primi segni di discesa della curva epidemica: «Ma con i vaccini agli over 80 siamo indietro»

Nella settimana dal 17 al 23 marzo 2021 si può parlare di lieve riduzione dei nuovi casi, ma non è ancora sufficiente per considerare superato il picco della terza ondata. Il puntuale monitoraggio della Fondazione Gimbe parla di 150,033 nuovi casi rispetto ai 157mila della scorsa settimana, nonché di 2.327 decessi contro i 2.522 di sette giorni fa. A dimostrare che non si tratta di un segnale effettivo di inversione di tendenza è l’aumento di casi attualmente positivi (560.654 vs 536.115), le persone in isolamento domiciliare (528.680 vs 506.761), i ricoveri con sintomi (28.428 vs 26.098) e le terapie intensive (3.546 vs 3.256).

I dati in dettaglio

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 2.327 (-7,7%)
  • Terapia intensiva: +290 (+8,9%)
  • Ricoverati con sintomi: +2.330 (+8,9%)
  • Isolamento domiciliare: +21.919 (+4,3%)
  • Nuovi casi: 150.033 (-4,8%)
  • Casi attualmente positivi: +24.539 (+4,6%)

Differenze regionali, la piaga dell’epidemia

«Nel pieno della terza ondata – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si intravedono i primi segnali di miglioramento: dopo quattro settimane consecutive si inverte il trend dei nuovi casi settimanali e si riduce l’incremento percentuale dei nuovi casi». Tuttavia, il dato nazionale risente di situazioni regionali molto eterogenee: infatti, in 10 Regioni l’incremento percentuale dei nuovi casi è ancora in crescita e in 14 Regioni si amplia il bacino dei casi attualmente positivi.

«Per la maggior parte delle Regioni – spiega il presidente – è evidente la netta correlazione tra variazione percentuale dei nuovi casi e il “colore” delle Regioni di tre settimane fa». Infatti, nella maggior parte delle Regioni che erano in zona rossa o arancione o avevano comunque attuato rigorose restrizioni mirate, la variazione percentuale dei nuovi casi è in riduzione: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, P.A. Bolzano, P.A. Trento, Umbria. Viceversa, lo stesso dato è in aumento in Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto, che tre settimane fa erano in area gialla o bianca. La situazione di Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana è di più difficile interpretazione, dimostrando che altri fattori (es. intensità dell’attività di testing, rispetto delle misure individuali) influenzano la curva dei contagi».

A livello nazionale entrambe le soglie di allerta di occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (>40%) e in terapia intensiva (>30%) sono superate: rispettivamente 43% e 39%. Superata la soglia d’allarme in 10 e 12 Regioni rispettivamente per l’area medica e per le terapie intensive, che in 5 Regioni hanno una saturazione ≥40% (Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Abruzzo, Toscana) e in 5 ≥50% (Marche, Lombardia, P.A. Trento, Piemonte, Emilia-Romagna). «Su questo fronte – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – è incoraggiante la frenata dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva: la curva della media mobile a 7 giorni dopo 4 settimane di incremento si è appiattita».

Vaccini: forniture e somministrazioni

Delle dosi previste per il primo trimestre 2021, al 24 marzo risultano consegnate alle Regioni 9.911.100 dosi (63,1%), al netto di ritardi di notifica. Al 24 marzo hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose 2.624.201 milioni di persone (4,4% della popolazione), con marcate differenze regionali: dal 3,4% di Sardegna e Calabria al 5,7% del Friuli-Venezia Giulia. «Sul fronte AstraZeneca – spiega Gili – nessun contraccolpo dopo lo stop della scorsa settimana: infatti, nelle giornate di domenica 21, lunedì 22 e martedì 23, il numero di somministrazioni ha superato quello dei giorni corrispondenti della settimana precedente».

Rispetto alle fasce più a rischio, si conferma il notevole ritardo nella vaccinazione degli oltre 4,4 milioni di over 80: solo 846.007 (19,1%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.210.236 (27,4%) hanno ricevuto solo la prima dose di vaccino, con rilevanti e ingiustificabili differenze regionali. «Questi dati – spiega Cartabellotta – certificano l’impossibilità di raggiungere l’obiettivo della Commissione Europea di immunizzare almeno l’80% degli over 80 entro fine marzo, sia perché la loro vaccinazione è iniziata solo a metà febbraio, sia perché le Regioni hanno dato priorità a categorie non previste dal Piano vaccinale: il “personale non sanitario” e il non meglio spiegato “altro” – categoria comparsa proprio ieri nel database ufficiale – dove le somministrazioni continuano a crescere». D’altronde, secondo i dati dell’ECDC, l’Italia si trova agli ultimi posti della classifica europea per soggetti over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale.

«Nel discorso di ieri in Parlamento – conclude Cartabellotta – il Presidente Draghi ha auspicato di procedere, compatibilmente con la situazione epidemiologica, con un piano di graduali riaperture già dopo le festività pasquali, mettendo al primo posto la scuola. Tuttavia, per mettere fine all’estenuante stop & go degli ultimi mesi serve un piano strategico per guidare le riaperture con priorità basate su criteri espliciti, che tengano conto della probabilità di contagio e dell’impatto economico e sociale. Ma soprattutto, un piano guidato dalla consapevolezza che, nell’impossibilità di piegare la curva dei casi positivi per riprendere il tracciamento, questa tende inesorabilmente a risalire non appena si allentano le misure. E che senza un adeguata copertura di persone fragili vaccinate tornano a riempirsi gli ospedali e ad aumentare i decessi».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Covid: pericolo scampato? Non per i pazienti fragili: l’appello di AIP OdV
Le infezioni da Sars-CoV-2, così come le altre malattie virali, rimangono un elemento di allerta. In Italia, infatti, si contano ancora circa 30 morti al giorno per infezioni Sars-CoV-2, molti dei quali fanno parte dei cosiddetti «pazienti fragili» (sono 1 su 5 in Italia)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Diabete, Fand: “Screening gratuiti e una campagna di sensibilizzazione in piazze e scuole”

Questa sera, mercoledì 13 novembre, vigilia della World Diabetes Day (WDD), saranno dieci i luoghi simbolo di Roma che si accenderanno di blu: dal Colosseo all’Arco di Costantino, dal Tea...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Caregiver familiari, da CARER e Cittadinanzattiva il Manifesto-Appello per una Legge inclusiva ed equa

In un'intervista a Sanità Informazione, Loredana Ligabue (CARER) e Isabella Mori (Cittadinanzattiva) presentano i quattro punti chiave del Manifesto e i risultati di un'indagine che ha dato vo...