Salute 10 Marzo 2022 17:33

Rapporto AIFA 2020 su uso antibiotici in Italia, trend in calo ma il Covid-19 spariglia le carte

Ancora lontani dall’inversione di tendenza auspicata nel PNCAR. Magrini (AIFA): «La lotta alle antibioticoresistenze una priorità di salute globale»

Rapporto AIFA 2020 su uso antibiotici in Italia, trend in calo ma il Covid-19 spariglia le carte

Un trend in miglioramento, ma non abbastanza da essere in linea con il resto d’Europa e con le direttive OMS. È questa l’estrema sintesi di quanto emerso oggi alla presentazione del Rapporto Nazionale 2020 dell’AIFA sull’uso degli antibiotici in Italia. Un momento di bilancio importante, sia all’indomani dell’emergenza pandemica, che ha profilato nuove e incisive raccomandazioni e tendenze sull’uso degli antibiotici, sia nell’ambito della lotta alle pericolose antibioticoresistenze, il cui faro – guida è rappresentato dal PNCAR (Piano Nazionale Contro l’AntibioticoResistenza).

A inaugurare la giornata il “padrone di casa” Nicola Magrini, presidente AIFA: «Non è solo la situazione italiana a preoccupare, ma quella globale nonostante i leggeri segni di miglioramento. Il 50% delle somministrazioni antibiotiche per le infezioni delle vie aeree superiori risulta inappropriata. Parsimonia, quindi, deve essere la parola chiave per migliorare l’utilizzo di farmaci antibiotici».

Il Rapporto Nazionale 2020 sull’uso degli antibiotici in Italia

Come emerge dai dati contenuti nel Rapporto AIFA, nel 2020 con 692,1 milioni di euro, gli antibiotici hanno rappresentato il 3% della spesa e l’1,2% dei consumi totali a carico del Servizio sanitario nazionale. Per quanto riguarda l’assistenza convenzionata, 3 cittadini su 10 hanno ricevuto nel corso del 2020 almeno una prescrizione di antibiotico, con una prevalenza nell’età pediatrica e nella fascia over 80. Sempre in queste fasce, è maggiore il numero di soggetti di sesso maschile ad aver ricevuto una prescrizione antibiotica, mentre nella fascia d’età intermedia prevale il sesso femminile probabilmente a causa di una maggiore incidenza di infezioni urinarie. Nel corso del 2020 si è assistito ad una marcata flessione del consumo degli antibiotici in regime convenzionato, pari al – 24%.

Il 25% della popolazione pediatrica ha ricevuto almeno una prescrizione antibiotica

Ad essere maggiormente utilizzate sono le penicilline, i macrolidi e i fluorochinoloni, anche questi in decrescita rispetto agli anni precedenti. A livello geografico, il Sud ha una percentuale maggiore rispetto al Nord e al Centro per l’uso inappropriato di antibiotici per trattare le infezioni delle prime vie aeree, nonostante anche questo dato sia in calo nel 2020 probabilmente a causa delle misure di contenimento derivanti dalla pandemia. Nello stesso anno il 25% della popolazione pediatrica (fascia 0-14) ha ricevuto almeno una prescrizione antibiotica, concentrata soprattutto nella fascia 2-5 anni. Ad essere maggiormente prescritti, penicilline e betalattamasi, seguite da macrolidi e cefalosporine, di cui solo le ultime fanno registrare un calo rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda la popolazione anziana, nel 2020 l’indicatore è in miglioramento per l’utilizzo di cefalosporine e fluorochinoloni ma in peggioramento per gli antibiotici ad ampio spettro e a spettro ristretto. In generale, dal 2014 al 2020 gli antibiotici più prescritti sono risultati essere quelli dermatologici, oftalmologici, intestinali. A livello ospedaliero si è registrato nel 2020 un peggioramento degli indicatori di consumo di circa il 19%, con un aumento registrato maggiormente al Nord soprattutto relativamente al consumo di carbapenemi e delle cefalosporine di terza generazione pari a circa il 23%.

Il capitolo Covid-19 nell’ambito della somministrazione antibiotica del 2020

In regime di assistenza convenzionata il consumo di antibiotici è stato più basso nel 2020 rispetto all’anno precedente, soprattutto tra aprile e giugno 2020 (mesi in cui erano attive misure contenimento). Negli ospedali è stato registrato un picco nel consumo di antibiotici nel marzo 2020, valore andato a scemare fino a raggiungere un picco minimo nel maggio 2020 per poi riprendere con un picco verso l’alto nel novembre 2020, in perfetto sincrono con le ondate pandemiche. Discorso più specifico merita l’uso dell’azitromicina: anche qui, in regime convenzionato il dato di consumo 2020 è stato più basso rispetto al 2029, con picchi a marzo e novembre 2020. Negli ospedali al picco di somministrazioni di marzo 2020 segue una decrescita anche a causa delle linee guida AIFA che ne sconsigliavano l’utilizzo per Covid-19, salvo poi riprendere con un nuovo picco a novembre 2020.

Ottica OneHealth per la lotta alle antibioticoresistenze

«Sicuramente la chiave di volta per la lotta alle antibioticoresistenze passa per un approccio OneHealth di salute globale – conclude il presidente AIFA Nicola Magrini – che tenga conto delle strettissime connessioni tra benessere umano, animale, ambientale. Le 5.500 tonnellate di antibiotici usate nel mondo animale in un solo anno non possono lasciarci indifferenti, bensì fungere da campanello d’allarme e da monito per aumentare la consapevolezza sul pericolo legato alla comparsa di batteri resistenti».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Streptococco, test rapidi e antibiotici: ecco la guida dei pediatri SIP
All'aumento dei casi di streptococco e all'attuale carenza di antibiotici in Italia la Società italiana di pediatria (SIP) ha risposto con una guida semplice e pratica per affrontare il batterio. Messa a punto dal Tavolo Tecnico Malattie Infettive e Vaccinazioni della SIP, guidato da Susanna Esposito
Demenze, novità su terapie, controlli e accesso ai farmaci
Cambiano le «regole» del trattamento delle demenze in Italia. È stata infatti aggiornata e semplificata la nota 85, risalente al 2010, per l’accesso alle terapie da parte degli oltre 800mila pazienti italiani affetti da Alzheimer e demenze correlate
Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi
Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di diventare introvabile per chi ne ha davvero bisogno, cioè i diabetici e gli obesi gravi. Per questo l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha inserito Ozempic, il nome commerciale della formulazione della semaglutide contro l'obesità, è stato inserito nella lista dei farmaci carenti
Usa, allarme Shigella multiresistente. Gobbi (Negrar): «Anche in Italia c’è il rischio che arrivi»
Negli Stati Uniti sono aumentati i casi di infezione da un ceppo batterico gastrico resistente ai farmaci. Si tratta della shigellosi, un'infezione causata dal batterio Shigella, che provoca febbre, diarrea e mal di stomaco. A lanciare l'allarme sono stati i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC). Per Federico Gobbi, direttore del dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS Sacro Cuore di Negrar (Verona), potrebbero esserci rischi anche per l'Italia
Allarme super batteri, Rappuoli: «Uccidono più di Tbc e Aids messi insieme»
Rino Rappuoli, direttore scientifico del Biotecnopolo di Siena e coordinatore del Mad - Lab (Monoclonal Antibody Discovery) di Fondazione Toscana Life Sciences, punta i riflettori sull'aumento preoccupante dei battri resistenti agli antibiotici
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Diritto

Ferie non godute: c’è chi ha “regalato” all’Azienda sanitaria 450 giorni (e potrebbe ricevere 117mila euro di indennizzo)

A causa della carenza di personale sono tantissimi i medici che non riescono ad andare in ferie anche se ne fanno esplicita richiesta. Ma cosa dice la giurisprudenza e cosa può fare un professi...
Salute

Dichiarazione dei redditi: tutte le novità per detrarre le spese sanitarie nel 730

A Sanità Informazione Marco Petrillo (Presidente commissione fiscale UNEBA) spiega le regole del modello precompilato. Tra le novità meno documenti da conservare
Salute

Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno

Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, d...