Salute 7 Dicembre 2021 13:19

OMS Europa avverte: «Per fine settimana 1 persona su 10 in Asia ed Europa sarà positiva a Covid»

Kluge (OMS) ha voluto ribadire: «L'obbligo vaccinale è l'ultima risorsa assoluta ed è attuabile solo quando tutte le altre opzioni possibili per migliorare la copertura vaccinale sono state esaurite»
OMS Europa avverte: «Per fine settimana 1 persona su 10 in Asia ed Europa sarà positiva a Covid»

L’allarme dell’OMS Europa lanciato quattro settimane fa pesa sempre più come un avvertimento: mezzo milione di morti Covid entro i primi mesi del 2022 se non si implementeranno interventi e azioni urgenti. In un mese altri 120mila hanno perso la vita per il virus, a fronte di 10 milioni di nuovi casi. Il direttore regionale Hans Kluge ha ricordato in conferenza stampa che entro fine settimana una persona su 10 in Asia o Europa risulterà positivo a Covid-19.

«Mentre la fine dell’anno e le feste natalizie si avvicinano, i decessi dovuti a Covid-19 hanno raggiunto un elevato plateau – ha avvertito Kluge – circa 4.100 morti al giorno, il doppio rispetto ai 2.100 di fine settembre. Il totale delle vittime ha superato 1,5 milioni in 53 Paesi nella nostra Regione appena 2 settimane fa».

No alla vaccinazione obbligatoria

La grande certezza è che la vaccinazione obbligatoria debba essere l’ultima spiaggia. Così ha ribadito Kluge: «L’obbligo vaccinale è l’ultima risorsa assoluta ed è attuabile solo quando tutte le altre opzioni possibili per migliorare la copertura vaccinale sono state esaurite». Specie perché al momento gli incrementi maggiori sono nella fascia di età tra 5 e 14 anni con un’incidenza di 2 o 3 volte maggiore rispetto alla popolazione media.

Attenzione ai più piccoli

Solo di recente la vaccinazione per i più piccoli è stata approvata dall’Agenzia europea del Farmaco e dunque l’avvio della campagna sta lentamente svolgendosi negli Stati membri. Mentre il resto della popolazione ha una percentuale molto più elevata di vaccinati con seconda dose e, in molti casi, già con dose booster. La circolazione del virus si concentra dunque tra i minori e, con i grandi numeri, colpisce anche maggiormente bambini con fragilità in cui la malattia si esprime nei modi più gravi. Per frenare questo impatto i vaccini e la protezione esterna sono gli unici mezzi. Se l’anno scorso l’invito per Natale era fare attenzione ai nonni, ora la raccomandazione è rivolta anche alla protezione dei nipoti.

 

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