Salute 14 Gennaio 2021 11:52

Medicina territoriale nell’epoca post-Covid, Magi (SUMAI) in Senato: «Ecco come potenziarla e riqualificarla»

Il Segretario Generale di SUMAI Assoprof, Antonio Magi, è stato accolto questa mattina in Senato dove ha parlato del potenziamento e della riqualificazione della medicina territoriale nell’epoca post-Covid

Medicina territoriale nell’epoca post-Covid, Magi (SUMAI) in Senato: «Ecco come potenziarla e riqualificarla»

«Ancor prima dell’emergenza Covid-19 le diverse professioni operanti nell’ambito dell’assistenza territoriale hanno iniziato a ragionare su ipotesi di riqualificazione e potenziamento dimostrando apertura nei confronti di nuovi modelli organizzativi basati su una logica di collaborazione e corresponsabilità». Inizia così l’audizione in Senato del Segretario Generale di SUMAI Assoprof, Antonio Magi, dove ha parlato del potenziamento e della riqualificazione della medicina territoriale nell’epoca post-Covid.

«Nella Medicina Generale – ha spiegato Magi – ad esempio si è fatta largo l’idea di sviluppare dei “microteam” medico-infermiere (più Specialista Ambulatoriale Interno ove necessario) per una migliore gestione delle attività di assistenza, specialmente nelle aree geografiche meno servite, mentre i rappresentanti degli infermieri hanno promosso l’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia». Magi ha inoltre ricordato che «anche gli Specialisti Ambulatoriali Interni hanno da tempo proposto, ed in alcune regioni già realizzato attraverso le Aggregazioni Funzionali Territoriali, quei team specialistici multidisciplinari che facilitino l’integrazione dei servizi sul paziente e la sua presa in carico specialistica nei setting territoriali».

La realizzazione di un reale cambiamento organizzativo in ambito territoriale nazionale sarà tuttavia consentita, secondo Magi, solo dalla presenza di alcuni elementi discriminanti: «La disponibilità di dati statistico-epidemiologici che consentano parallelamente l’elaborazione di un efficace sistema di modellizzazione della cronicità con la stratificazione dei relativi bisogni; una profonda revisione dell’approccio “prestazionale” dei nomenclatori sanitari attualmente in uso allargato a “piani di cura” per la cronicità; l’interconnessione delle banche dati e delle reti informatiche territoriali ed ospedaliere; la promozione di modelli assistenziali che favoriscano il lavoro di squadra e l’azione proattiva coordinata di tutti gli operatori dell’assistenza sanitaria e della sanità pubblica nonché degli stakeholder istituzionali e della comunità; l’adozione di comuni modelli organizzativi e gestionali in ambito nazionale in grado di superare le diseguaglianze della regionalizzazione».

Nell’ambito delle misure adottate per il potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale, compreso il confronto sul Recovery Fund, si possono ipotizzare «risorse destinate a rappresentare terreno fertile su cui strutturare una proposta di riorganizzazione dell’assistenza territoriale che possa promuovere l’integrazione multiprofessionale, con chiara rappresentazione di ruoli e responsabilità, per gestire al meglio la sfida imposta dal quadro demografico ed epidemiologico nazionale». Tra queste, lo Specialista Ambulatoriale Interno (SAI) e le Equipe Specialistiche Territoriali.

Lo strumento elettivo per la realizzazione della presa in carico secondo tale modello è «costituito dal Piano Assistenziale Individuale (PAI) elaborato e concordato tra i vari professionisti, monitorato individualmente e rimodulato secondo le necessità e le modalità evolutive del paziente, con il supporto degli adeguati mezzi tecnologico-digitali (electronic health records e telemedicina) particolarmente per le aree disagiate del Paese».

In conclusione, dunque, per il Segretario di SUMAI Assoprof appare «necessario pensare ad una sanità territoriale “nuova” ispirata ad una vision in grado di rispondere alla domanda di salute presente e futura del Paese che possa essere realmente integrata da un punto di vista organizzativo per valorizzare le specificità di tutti i suoi attori, pur nelle diverse peculiarità, al fine di rispondere al crescente bisogno di salute della popolazione nel nostro Paese».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...