Salute 30 Marzo 2022 11:15

L’inventore della 3D CBS total body per la diagnosi precoce dei tumori cerca finanziatori in Italia

Dario Crosetto scienziato italoamericano di Dallas dopo 22 anni di ricerche e studi ha la convinzione di aver scoperto un sistema rivoluzionario in grado di riconoscere cellule cancerose quando ancora non sono percettibili da Tac e Risonanza Magnetica così da salvare milioni di vite umane. Eppure, il suo progetto non riesce a passare. Perché? Lo spiega a Sanità Informazione lo stesso ricercatore che non demorde e chiede un incontro alla giunta Cirio

L’inventore della 3D CBS total body per la diagnosi precoce dei tumori cerca finanziatori in Italia

Si chiama 3D-CBS è un prototipo in grado di “scannerizzare” centimetro per centimetro tutto il corpo umano e di riconoscere delle cellule cancerose quando ancora sarebbe impossibile farlo con tac e risonanza magnetica. A idearlo uno scienziato italiano, cuneese che da oltre 30 anni vive negli Stati Uniti, a Dallas. Lui è Dario Crosetto e dopo anni di studio e di lavoro come Scientific Associate al Cern di Ginevra, dal 2000 ritiene di aver trovato la chiave di svolta per fare prevenzione e salvare così milioni di vite umane. Eppure, a distanza di 22 anni questo sistema rivoluzionario è ancora ai nastri di partenza, nonostante il suo ideatore abbia in tutti i modi cercato di far “comprendere” la portata della scoperta e rendere operativa quell’idea.

Ma lui non demorde ed oggi è tornato in Italia, nella sua terra, il Piemonte, per far capire anche agli scettici che la soluzione per risolvere uno dei mali dell’umanità è lì su quelle tabelle, tra quei numeri che da vero scienziato lui spiega e cerca di far capire anche ai più renitenti. L’ho ascoltato più volte, mentre cerca di avere un incontro con dirigenti e assessori di Regione Piemonte, è quasi maniacale il suo ragionamento; eppure, non riesce a passare.

Dove nasce la sua idea di creare un prototipo per fornire un test di screening non invasivo in grado di rilevare un tumore di appena cento cellule cancerose?

«Con la chiusura del progetto Superconducting Super Collider da undici miliardi di dollari da parte del Congresso Americano nel 1993 e della cancellazione dei fondi USA per il progetto LHCb al CERN nel 1999 a cui io partecipavo con altri scienziati americani, ho deciso di usare la mia conoscenza nella diagnostica precoce medica per salvare vite. Ho quindi studiato la Pet e messo a punto un sistema in grado di sfruttare al meglio le potenzialità del sistema».

Si spieghi meglio:

«La PET oggi utilizza rivelatori da 0,7 metri di diametro e 0,25 metri di lunghezza anziché i rivelatori in fisica delle particelle da 13 metri di diametro e 48 metri di lunghezza. In base alla formula relativa alla geometria del rivelatore secondo cui aumentando la lunghezza del rivelatore il numero dei segnali emessi dal radioisotopo somministrato al paziente che colpiscono il rivelatore aumentano al quadrato, ho aumentato la lunghezza del rivelatore da 0,25 metri a 1,57 metri».

Detto così sembra anche semplice…

«Prima della mia invenzione il rivelatore della PET non è mai stato allungato perché non si sapeva come gestire tutti questi dati in modo efficiente ed economicamente vantaggioso. Io sono riuscito a superare questa criticità, permettendo di rilevare clusters (tumori) con appena cento cellule cancerose».

Quali sono le caratteristiche e come funziona?

«Un’apparecchiatura 3D-CBS con un FOV da 157cm è in grado di rilevare cellule cancerose con un test di screening della durata di due minuti ed un esame clinico di 15 minuti. Il paziente eseguirà i diversi esami sulla stessa apparecchiatura, utilizzando lo stesso protocollo e la stessa dose di radiazione. Per evitare falsi positivi, la diagnosi non si baserà su un singolo test di screening ma sul Computer-Aided Diagnosis (CAD) che calcola l’andamento delle anomalie nei ripetuti esami. Il primo test di screening della durata di due minuti fornisce una base. Quelli successivi (esame clinico di 15 minuti) rivelano i punti caldi unici che mostrano un aumento dell’attività di un processo biologico anomalo che richiede un’indagine più approfondita. I test di screening prima e dopo un eventuale intervento chirurgico rivelano se sono rimaste cellule tumorali e sono in grado di monitorare le recidive in una fase precoce, altamente curabile».

Dove sta l’unicità rispetto ad altri strumenti già presenti sul mercato?

«La tecnologia 3D-CBS è in grado di fornire un test di screening non invasivo della durata di 2 minuti al costo di 200 euro cadauno, richiedendo basse radiazioni equivalenti a quelle che si riceverebbero su 3-5 voli intercontinentali, mentre è in grado di mostrare anomalie a livello molecolare contemporaneamente su tutto il corpo, cosa che nessun altro dispositivo può fornire contemporaneamente. La mia invenzione è il primo vero cambiamento paradigmatico nell’imaging biomedico perché offre quattro vantaggi che nessun altro dispositivo può offrire contemporaneamente».  

Quali sono?

«La capacità di rilevare cluster (piccoli tumori) con attività inferiore a cento Bq essenziale per uno screening efficace per diagnosi precoce di processi biologici anomali, una dose di radiazioni pari all’1% degli attuali dispositivi PET, un test di screening efficace di 2 minuti che copre tutti gli organi del corpo, un esame più economico ed efficace di una mammografia, del PAP test, della colonscopia, del test PSA e altri».

La sua teoria è stata confutata?

«La mia invenzione e il lavoro di ricerca sono stati approvati e supportati dai massimi esperti del settore che comprendono un Premio Nobel, Direttori, Capi divisione, Capi Gruppo dei centri di ricerca più importanti al mondo, (CERN, FERMILAB, Brookhaven National Laboratory, ecc.) e da emeriti professori di prestigiose università e ospedali, dall’inventore della calcolatrice tascabile e dall’inventore del primo microprocessore a 400MHz.».

Professore ha avuto una idea rivoluzionaria; ma dopo 22 anni è ancora in “cerca d’autore”, come mai?

«Purtroppo, queste lettere di apprezzamento e supporto non hanno avuto peso nel sistema della spartizione dei due trilioni di dollari l’anno dei fondi di ricerca e il mio 3D-CBS non è mai stato finanziato. Dal momento però che era un’invenzione valida è stata copiata dai cinesi nonostante avessi i brevetti».

Perché non ha rivendicato la paternità del progetto?

«In effetti ho contattato la ditta di Shanghai, notificando che il 3D-CBS era protetto da brevetti, ma poi non avevo dieci milioni di dollari per intentare una causa e in ogni caso il prototipo cinese ha dei limiti rispetto al brevetto originale».

Quali differenze ci sono tra il suo 3D-CBS e il prototipo cinese?

«Innanzitutto, è meno efficiente, più costoso e inadatto per lo scopo. Infatti, è focalizzato sulla risoluzione spaziale per creare belle immagini, mentre il principio di funzionamento della PET è di misurare una variabile nel tempo, ovvero contare i segnali che arrivano dai marcatori tumorali nell’unità di tempo. Per spiegarle il concetto le dico che tra i due progetti esiste la stessa differenza che c’è tra un contachilometri e un righello. Il primo misura la velocità, il secondo la dimensione. Non solo, il modello cinese usa cristalli pregiati che lo rendono molto costoso, mentre il mio 3D-CBS usa prodotti più economici ma efficienti. Ad oggi esistono solo due prototipi del modello cinese, uno a Shanghai e uno in America ed il costo dell’esame è di 10.000 dollari per test».

Perché nonostante le prove da lei fornite nessuno sceglie di investire nel suo progetto?

«Alla sua domanda rispondo con un quesito che rilancio anche a Regione Piemonte a cui ho chiesto un incontro: il cancro nei prossimi 30 anni costerà oltre 42 trilioni di dollari senza fornire una riduzione significativa della mortalità, mentre utilizzando la 3D-CBS si spenderebbero 14.5 trilioni di dollari con un risparmio di 27 trilioni salvando oltre 100 milioni di vite da morte per cancro grazie alla diagnosi precoce. C’è davvero interesse che ciò accada?».

 

 

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