Salute 4 Giugno 2025 13:55

Le diete ipocaloriche aumentano il rischio di depressione

Seguire una dieta ipocalorica potrebbe aumentare il rischio di sviluppare sintomi depressivi. A rivelarlo uno studio, pubblicato sul British Medical Journal Nutrition Prevention & Health, condotto dagli scienziati dell’Università di Toronto
Le diete ipocaloriche aumentano il rischio di depressione

Seguire una dieta ipocalorica potrebbe aumentare il rischio di sviluppare sintomi depressivi. A rivelarlo uno studio, pubblicato sul British Medical Journal Nutrition Prevention & Health, condotto dagli scienziati dell’Università di Toronto. Il team, guidato dallo scienziato Venkat Bhat, ha considerato le informazioni relative a 28.525 adulti, che tra il 2007 e il 2018 avevano partecipato all’indagine nazionale statunitense National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES). I risultati evidenziano che le persone in sovrappeso potrebbero essere particolarmente vulnerabili agli effetti di un’alimentazione di tipo restrittivo.

Diete sane allontano il rischio di depressione

Stando ai risultati dello studio, un’alimentazione sana, povera di cibi processati e ricca di frutta, verdura, cereali integrali, noci, semi e proteine magre, è associata a un rischio ridotto di depressione. In generale, però, si sa poco di come i modelli alimentari siano associati ai disturbi dell’umore. Nell’ambito della coorte analizzata, il 29 per cento del campione era normopeso, il 33 e il 38 per cento era in sovrappeso e obeso, rispettivamente. Poco più 2500 individui hanno segnalato sintomi depressivi. Ai partecipanti è stato chiesto se stavano seguendo una dieta particolare per perdere peso o per altri motivi di salute. La maggior parte degli intervistati non ha riportato restrizioni alimentari specifiche, solo 2.026 persone seguivano una dieta ipocalorica, più comune tra i partecipanti con peso corporeo elevato. Stando a quanto emerge dallo studio, le restrizioni caloriche erano più facilmente associate ai sintomi depressivi, ma sono emerse differenze di genere.

Differenze di genere nell’impatto della dieta sulla salute mentale

In particolare, la dieta povera di nutrienti era associata a punteggi più alti nei sintomi cognitivo-affettivi negli uomini rispetto alle donne che non seguivano una dieta.  I risultati sono in contrasto con la letteratura scientifica prodotta finora secondo cui le diete ipocaloriche migliorerebbero i sintomi depressivi. “Questa discrepanza – commentano gli autori – potrebbe derivare dal fatto che gli studi precedenti erano principalmente studi clinici randomizzati e controllati in cui i partecipanti seguivano regimi attentamente progettati per garantire un apporto nutrizionale equilibrato. Nell’ambiente reale, invece, le diete possono causare carenze nutrizionali e indurre stress fisiologico”.

Serve maggiore attenzione agli effetti delle diete restrittive

“Questo studio – conclude Sumantra Ray, direttore scientifico e direttore esecutivo del NNEdPro Global Institute for Food, Nutrition and Health – si aggiunge alle prove emergenti che collegano i modelli alimentari alla salute mentale, sollevando importanti interrogativi sul fatto che le diete restrittive povere di nutrienti possano provocare conseguenze negative sulla salute mentale. Tuttavia, le dimensioni dell’effetto sono ridotte, e sono pertanto necessari ulteriori approfondimenti ben progettati”.

 

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