Salute 23 Marzo 2022 14:37

«L’arte deve essere accessibile alle persone con disabilità», il manifesto dell’associazione Al.Di.Qua. Artists

L’associazione Al.Di.Qua Artists ha diffuso un manifesto per denunciare la scarsa considerazione delle persone con disabilità nell’arte, sia come spettatori che come attori

«L’arte deve essere accessibile alle persone con disabilità», il manifesto dell’associazione Al.Di.Qua. Artists

L’arte è un diritto fondamentale per tutti gli individui. Anche per le persone con disabilità. Tuttavia, nella realtà non è così: le persone con disabilità molto spesso non possono essere né spettatori, a causa dell’inaccessibilità delle strutture, e né attori, considerata la scarsa cultura dell’inclusione e della diversità. Questi sono alcuni dei motivi che hanno spinto gli Al.Di.Qua Artists – prima associazione italiana di categoria che raccoglie artisti e artiste con disabilità – a realizzare e a diffondere un video-manifesto, proiettato per la prima volta questa mattina a Roma.

«È necessario garantire alla persona disabile accesso alla fruizione artistica»

Nel corso della mattina è stato presentato anche «Lost in Translation – La disabilità in scena» (Bulzoni Editore), volume realizzato dalla studiosa Dalila D’Amico, che raccoglie numerose riflessioni sul tema arte e disabilità. Gli obiettivi dell’associazione sono essenzialmente tre: garantire a una persona disabile accessibilità piena sia in termine di fruizione artistica che di produzione autonoma; garantire a una persona disabile che voglia studiare una disciplina artistica pieno accesso allo studio e possibile impiego; mettere in discussione l’immaginario solitamente identificante le persone disabili – e quindi anche l’impiego che ne viene fatto – in produzioni «abili».

Le strutture sono spesso inaccessibili alle persone con disabilità

Quindi, gli Al.Di.Qua. Artists chiedono innanzitutto che si tenga conto di tutti coloro che dell’arte non possono godere perché le strutture sono inaccessibili. Chiedono che, come è stato fatto in altri paesi, che una persona con disabilità momentanea o permanente non debba entrare in teatro o in museo dalla porta sul retro perché quella principale è inaccessibile. Gli Al.Di.Qua Artists, inoltre, riaffermano l’arte come diritto fondamentale per il benessere degli individui. In Europa il 12,8% della popolazione tra i 15 e i 64 anni ha una o più disabilità. Annoverando nel calcolo l’interezza della popolazione europea, essa è composta per un quinto da persone con disabilità. Si tratta del 19% della popolazione.

«Far raccontare la disabilità a chi la vive sulla sua pelle»

«La diversità è spesso spiegata e raccontata dagli abili, che rappresentano la maggioranza», spiega l’associazione. «Anche nel mondo dello spettacolo la diversità viene interpretata da attori normodotati, ma chi meglio di un attore con disabilità potrebbe interpretare quel ruolo? Eppure non siamo nei casting», aggiungono. Secondo l’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948): «Ciascuno ha il diritto di partecipare liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici». Gli Al.Di.Qua Artists lavorano affinché tutto questo sia reale.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Arte e letteratura efficace contro depressione e ansia giovanile
L’arte e letteratura può dare un grande contributo nel miglioramento dei sintomi di depressione e di ansia nei ragazzi. A dimostrarlo è uno studio internazionale a cui ha preso parte anche l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Disabilità, Falabella (FISH): «Serve Fondo unico per dare concretezza a riforme»
Parla il Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che plaude al Decreto LEA ma chiede un aggiornamento del nomenclatore tariffario. Sulla Disability card chiarisce: «Strumento utile ma al momento è una semplice sostituzione della certificazione di invalidità della legge 104. Dobbiamo inserire più servizi»
Salute orale e disabilità, un binomio complicato. E spesso le famiglie sono costrette a rivolgersi all’ospedale
«Nel campo della salute orale il 50% dei professionisti ha poche competenze sulla gestione del paziente con disabilità» racconta Alberto Aureli, Igienista dentale e padre di un paziente con autismo. Che lancia un progetto di formazione per gli studi privati
Le politiche future per la disabilità, l’appello di FISH per la nuova legislatura
In un documento la FISH chiede politiche e servizi inclusivi, strumenti normativi ed interventi normativi adeguati, il tutto in linea con i principi valoriali della Convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità
Lovegiver: ecco chi è e cosa fa
Maximiliano Ulivieri, nel 2013, ha fondato il Comitato Lovegiver, per promuovere la professione dell’O.E.A.S., l’operatore per l’assistenza emotiva, affettiva e sessuale di persone con disabilità fisico e/o cognitiva
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...