Salute 18 Marzo 2020 15:28

“IORESTOACASA”, la Sima parla del Covid-19 agli adolescenti con un video di Chiara Chiavetta

«Agli adolescenti bisogna saper parlare: evitando reazioni emotive e conflitti acuti, mostrando rispetto per il loro punto di vista e comprensione dei loro bisogni, trascorrendo del tempo insieme e soprattutto stabilendo i giusti confini del loro comportamento» sostiene Gabriella Pozzobon, pediatra e presidente Sima

«Come ha ben inteso il governo con le misure restrittive contro l’emergenza Covid-19 contenute nei vari Dcpm pubblicati negli ultimi giorni, si rende indispensabile un “contenimento rafforzato” della diffusione dei contagi in tutta Italia, per evitare che l’attuale ritmo di crescita esponenziale dei contagi sovraccarichi a tal punto le strutture ospedaliere da mandare in tilt il sistema di assistenza sanitaria del Paese». Così la Società italiana di medicina dell’adolescenza in un comunicato.

«Per far questo – spiega la Sima – è necessario che il popolo faccia un appello collettivo al proprio senso di responsabilità, impegnandosi nello sforzo di rinunciare alle proprie abitudini e “restare a casa”. I ragazzi sono la fascia di età probabilmente più riottosa ad adeguarsi alle regole di salute pubblica, affamati come sono di socialità e libertà. Inoltre potrebbero non percepire adeguatamente il rischio del contagio, non avendo il virus un impatto virulento nei bambini e giovani. Perciò è importante raggiungerli con messaggi che li convincano a non mettere a repentaglio la salute di genitori, nonni e di tutta la loro comunità, andando in giro e affollando punti di ritrovo senza rispettare il limite posto alla distanza tra le persone».

«La Società italiana di medicina dell’adolescenza ha pensato pertanto di rivolgersi proprio a loro, agli adolescenti, con un video che si presenta sottoforma di una sorta di sfida per convincerli a “stare in casa” attuando il “distanziamento sociale”. “Io ho trovato cinque buoni motivi per restarmene a casa e combattere così la diffusione del Coronavirus, provate a trovarli anche voi!”, dice la giovane e bella protagonista del video, con gli hashtag #IORESTOACASA, FERMAIAMOLOINSIEME, #STOPCOVID19, l’attrice Chiara Chiavetta, palermitana trapiantata a Bologna, laureata in Pedagogia Teatrale».

«Il Coronavirus SARS‐CoV‐2 – chiarisce la dottoressa Gabriella Pozzobon, pediatra dell’Ospedale San Raffaele di Milano e presidente Sima, in una nota associata alla diffusione del video – è un virus a RNA della famiglia dei Coronaviridae (genere Betacoronavirus), che si presenta, dopo un’incubazione media di 6,4 giorni (range 2,1-11,1) con sintomi respiratori ad ampio raggio di gravità, comunemente febbre, tosse, mal di gola, congestione nasale, respiro affannoso, affaticamento, dolori muscolari, sintomi gastro-intestinali, frequenti anche polmonite, linfopenia, aumento dei marcatori di infiammazione (proteina C-reattiva e citochine pro-infiammatorie). In base ai dati a disposizione, l’80% dei casi si presenta con quadri di bassa gravità o asintomatici, il 15% con gravi infezioni, il 5% in forma critica che richiede la somministrazione di ossigeno. Casi asintomatici o pauci-sintomatici sono riportati soprattutto nella fascia di età 0-19 anni, che appare anche meno colpita, mentre sono a maggior rischio di progressione in forme gravi i pazienti > 60 anni o con patologie sottostanti».

LEGGI ANCHE: CORONAVIRUS E BAMBINI, LO PSICOTERAPEUTA: «HANNO PAURA SE VEDONO ADULTI SPAVENTATI SENZA CONOSCERNE IL MOTIVO. DICIAMO LORO LA VERITÀ»

«La diffusione di SARS-CoV-2 – continua la dottoressa – avviene da persona a persona, o con goccioline respiratorie (tosse, starnuti) entro 1,8 metri, o con le mani contaminate (da qui la raccomandazione di lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone o un gel a base alcolica), o da superfici inanimate, dove il virus può rimanere attivo fino a 9 giorni e viene neutralizzato entro 1 minuto con soluzione di ipoclorito di sodio 0,1% o acqua ossigenata 0,5% o etanolo 62-71%. Ogni soggetto infetta in media 3.28 persone (da 1.95 a 6.49); anche soggetti non sintomatici diffondono il virus durante il periodo di incubazione (24-48 ore prima di manifestare i sintomi), ma le persone infette asintomatiche costituiscono una parte meno cospicua ed efficiente di diffusione dell’epidemia. La malattia ha un decorso piuttosto lungo (settimane) e una mortalità non trascurabile (in media 2-3%, specificatamente: 0,9% in soggetti sani, 0,1% tra 50 e 59 anni, 3,6% tra 60 e 69 anni, 8% tra 70 e 79 anni, 15% > 80 anni e con co-morbidità)».

«A tutti i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante o i servizi di emergenza, senza recarsi di persona in ambulatorio o in pronto soccorso, per evitare di esporre il personale e gli altri pazienti a contagio; qualora si accertasse la positività al virus o il contatto stretto con soggetto infetto, è fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora. Benchè l’11 marzo l’Organizzazione mondiale della sanità abbia dichiarato lo stato di pandemia da Covid-19 – conclude il presidente Sima – l’evoluzione si può ancora fermare: evitando i contagi esponenziali. A cominciare dai nostri ragazzi, che possono farsi veicolo di infezione ai più fragili della famiglia, anziani e malati cronici. Agli adolescenti bisogna saper parlare: aspettando il momento giusto per ragionare, lontano da momenti di crisi e scontro, evitando reazioni emotive e conflitti acuti, mostrando rispetto per il loro punto di vista e comprensione dei loro bisogni, trascorrendo del tempo insieme nel forzato isolamento in casa, e soprattutto stabilendo i giusti confini del loro comportamento».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
Obesità: con semaglutide la metà degli adolescenti ritorna a un peso «normale»
Semaglutide, il farmaco per perdere peso diventato molto popolare, ha un'efficacia straordinaria anche negli adolescenti obesi. Un'analisi secondaria condotta nell'ambito dello studio STEP TEENS, presentata al Congresso europeo sull'obesità in corso a Dublino, ha dimostrato che quasi la metà degli adolescenti a cui è stato somministrato la semaglutide è riuscito a perdere abbastanza peso da scendere sotto il limite clinico per l'obesità
Tumori: per gli adolescenti la diagnosi arriva dopo 150 giorni
Centocinquanta giorni. Tanto ci può volere per arrivare ad una diagnosi di tumore, quando ad ammalarsi è un adolescente. A portare all'attenzione dell'opinione pubblica questo grave problema la Fondazione Umberto Veronesi che organizza da nove anni incontri di sensibilizzazione dedicati al mondo dei giovani, con il progetto nazionale #fattivedere
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Alluvione nelle Marche: tragedia «imprevedibile», ma annunciata
L'alluvione delle Marche era impossibile da prevedere perchè, secondo il Cnr, è avvenuto per circostanze particolari. La Sima sottolinea un aumento della frequenza di eventi estremi a causa dei cambiamenti climatici
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...