Salute 10 Giugno 2025 17:47

I più giovani tornano a donare il sangue, nel 2024 oltre 3 milioni di donazioni

Trasfusioni garantite, boom delle donazioni di plasma e un maggiore coinvolgimento dei giovani tra i 18 e i 25 anni e delle donne. È quanto emerge dai dati elaborati dal Centro Nazionale Sangue
I più giovani tornano a donare il sangue, nel 2024 oltre 3 milioni di donazioni

Trasfusioni garantite, boom delle donazioni di plasma e un maggiore coinvolgimento dei giovani tra i 18 e i 25 anni e delle donne. È quanto emerge dai dati relativi alla raccolta e all’utilizzo del sangue e degli emocomponenti, elaborati dal Centro Nazionale Sangue e presentati in occasione del convegno “Sangue e plasma: sfide, strategie e soluzioni comuni” organizzato dalla Croce Rossa Italiana per promuovere la cultura della donazione volontaria. Aperto dal presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, l’evento si è tenuto oggi presso l’aula magna dell’Università degli studi Guglielmo Marconi, alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, in vista della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue che ricorrerà il prossimo 14 giugno.

Le donazioni sono aumentate dell’1,1% rispetto al 2023

Le donazioni di sangue ed emocomponenti nell’anno 2024 sono state complessivamente oltre 3 milioni, con una crescita dell’1,1% rispetto al 2023. Un risultato che si è potuto ottenere grazie a una platea di 1,67 milioni di donatori di sangue ed emocomponenti iscritti per la gran parte alle quattro principali associazioni di volontari: AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e FRATRES. Anche quest’anno è stata confermata l’autosufficienza in materia di trasfusioni, di cui i primi benefattori sono stati circa 640mila pazienti (in media 1.755 al giorno) che hanno ricevuto complessivamente 2,3 milioni di trasfusioni di globuli rossi (in media 4,5 al minuto).

Raccolta di plasma record nel 2014, superata la soglia delle 900 tonnellate

Ottimo risultato anche per la donazione di plasma, la parte liquida del sangue, necessaria alla produzione dei cosiddetti farmaci plasmaderivati. Nel 2024 la raccolta in Italia è stata da record, tanto da superare la soglia delle 900 tonnellate, con un aumento del 3% rispetto al 2023. Un trend positivo confermato anche dai primi dati preliminari relativi all’anno 2025. Questo risultato è ancora più importante, perché il plasma donato nel nostro Paese non è ancora sufficiente a garantire il fabbisogno dei pazienti italiani, costringendo il Sistema Sanitario Nazionale a reperire una quota di farmaci plasmaderivati sul mercato internazionale.

Oltre 75mila nuovi donatori tra i 18 e i 25 anni d’età

I dati rilevano anche un maggiore coinvolgimento di donne e giovani nella cultura del dono. Nel 2024 i nuovi di donatori tra i 18 e i 25 anni sono stati oltre 75mila, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Le nuove donatrici sono state invece 127mila (+1,1%). Questi segnali sono particolarmente incoraggianti perché, in un sistema sangue che conferma di anno in anno la sua solidità, i principali elementi di preoccupazione riguardano il ricambio generazionale della popolazione dei donatori e un minore coinvolgimento delle donatrici donne. Ed è proprio al target dei più giovani e delle donne che sono state rivolte nell’anno passato una serie di iniziative di comunicazione messe in campo da ministero della Salute, Centro Nazionale Sangue e associazioni di donatori, tra cui l’osservatorio “Globuli Rosa” e la campagna “Dona vita, dona sangue”, che ha avuto in passato testimonial d’eccezione come Carolina Crescentini e Martin Castrogiovanni.

Schillaci: “Promuovere la cultura del dono affinché diventi più estesa e radicata”

“La cultura del dono è già molto diffusa in Italia, ma va sostenuta e promossa affinché diventi sempre più estesa e radicata”, commenta Schillaci. “Sensibilizzare sempre più cittadini affinché compiano questa scelta è una priorità che ci vede costantemente impegnati, insieme alla Croce Rossa Italiana, al Centro Nazionale Sangue, a tutte le Associazioni del Dono e le società scientifiche. I dati presentati oggi – continua – confermano l’importanza di un impegno continuo anche per rafforzare la cultura della donazione tra i giovani e favorire il ricambio generazionale dei donatori”.

De Angelis: “Necessario dare continuità a queste tendenze positive”

“I numeri del 2024 sono sicuramente buoni – commenta il direttore del Centro Nazionale Sangue, Vincenzo De Angelis – ma tutti gli attori del sistema sangue dovranno ancora impegnarsi per riuscire a dare continuità a queste tendenze. Perché problemi come l’invecchiamento progressivo della popolazione dei donatori e la non-autosufficienza in materia di medicinali plasmaderivati non sono questioni che si risolvono nel giro di un anno. La strada è sicuramente giusta ma va seguita fino alla giusta destinazione”. Valastro aggiunge: “Donare è un gesto d’amore che non costa nulla. Un atto tanto semplice quanto concreto che può salvare la vita a molte persone. Per questa ragione è importante impegnarsi, in sinergia con istituzioni e realtà associative, per promuovere la cultura del dono nonché sensibilizzare la popolazione, al fine di trasformare quante più persone possibile in cittadine e cittadini attivi e responsabili, capaci e consapevoli che aiutare il prossimo è possibile. Ognuno di noi, ognuno di voi, nel suo piccolo, può fare la differenza”.

 

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