Salute 18 Dicembre 2020 13:07

Epatite C, ritardi di sei mesi nelle cure per effetto del Covid. Necessari test rapidi gratuiti per HCV

Appello del dottor Blanc nell’ultima tappa del tour Hand: «Abbiamo due obiettivi, riprendere i controlli dei pazienti con epatite C e scovare i casi sommersi»
di Federica Bosco
Epatite C, ritardi di sei mesi nelle cure per effetto del Covid. Necessari test rapidi gratuiti per HCV

Si è conclusa oggi a Firenze con un appello del dottor Pierluigi Blanc, direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, l’ultima tappa di Hand, il primo progetto pilota di networking a livello nazionale patrocinato da quattro società scientifiche (SIMIT, FeDerSerD, SIPaD e SITD), che coinvolge i Servizi per le Dipendenze e i relativi Centri di cura per l’epatite C di 15 città italiane da nord a sud. Il dottor Blanc ha rimarcato, durante il suo intervento, l’urgenza di riprendere i trattamenti per i soggetti con epatite C che hanno già subito rinvii di oltre sei mesi.

«È fondamentale calendarizzare i controlli – ha detto – e soprattutto intercettare attraverso gli screening i pazienti che non sanno di avere l’epatite C. L’avvento del Covid ha portato a una forte limitazione nell’esecuzione di test e screening, ma il virus dell’epatite C non si è fermato e ha peggiorato la condizione dei pazienti già infetti. Alla luce di questo scenario, è fondamentale che debba essere rivista l’organizzazione dei SerD e dei centri di Trattamento con l’impiego di test rapidi salivari associati a quello per SARS-CoV-2. Due campagne oggi indipendenti che, se realizzate in concomitanza, potrebbero fare emergere dati di interesse per l’identificazione di aspetti epidemiologici sovrapponibili nelle due patologie in soggetti tossicodipendenti».

Un tour che ha coinvolto 15 città e portato medici ospedalieri nei centri di dipendenza

Il tour di Hand ha coinvolto i centri per la cura dell’epatite C di Alessandria, Como, Lecco, Pavia, Brindisi, Benevento, Torino, Roma con due tappe, Pesaro, Isernia, Siena, Pozzuoli, Trapani e Siracusa. Per il dottor Blanc è stata un’occasione importante perché «ha permesso di portare medici ospedalieri verso il territorio nei centri per le dipendenze che – ha aggiunto – sono molto differenti tra loro. Alcuni sono all’avanguardia con all’interno anche i centri di prelievo, altri sono molto meno attrezzati e hanno difficoltà nel sottoporre gli utenti ad esami, pertanto la possibilità di usufruire di test rapidi e gratuiti rappresenta una iniziativa ottimale per effettuare uno screening completo».

Un decreto del Ministro della Salute prevede screening nazionale gratuito

Di recente in tema di epatite C il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il decreto per lo screening nazionale gratuito che ha permesso di superare uno dei limiti prima esistenti, come evidenziato dallo stesso Blanc: «La non gratuità dell’esame è sempre stato un ostacolo allo screening; questo oggi è superato. Occorre capire ora a quale target di popolazione rivolgere l’attenzione, fermo restando che gli utenti del SerD e i carcerati restano in cima alla lista. La possibilità di fare poi un test congiunto HCV e Covid-19 rappresenta, in questo momento storico, la strada da seguire per arrivare entro il 2030 a sconfiggere il virus, come auspicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità».

 

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