Salute 20 Giugno 2022 16:52

«Coinvolgeteci nei processi decisionali sui farmaci come fa EMA». La richiesta di 43 associazioni dei pazienti ad AIFA

Per Annamaria Mancuso, Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, «occorre trasparenza, vogliamo capire come vengono assunte alcune decisioni che incidono sulle nostre vite». L’EMA ha istituzionalizzato il coinvolgimento già dal 2005

di Francesco Torre
«Coinvolgeteci nei processi decisionali sui farmaci come fa EMA». La richiesta di 43 associazioni dei pazienti ad AIFA

Hanno realizzato anche un videoappello, nella convinzione di portare avanti una battaglia giusta. Le 43 associazioni dei pazienti riunite nel Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” vanno avanti nel loro intento di rendere concreta la partecipazione attiva delle associazioni dei pazienti nei processi decisionali e di valutazione che portano all’approvazione dei farmaci.

Sul punto, le associazioni registrano un ritardo ormai non più giustificabile di AIFA rispetto ad EMA (European Medicines Agency): chiedono che all’interno delle Commissioni di valutazione dei medicinali dell’Agenzia Italiana del Farmaco vi siano rappresentanti dei pazienti per valutare l’impatto delle terapie sulla qualità di vita, comprendere meglio l’utilizzo quotidiano dei farmaci e consentire un loro impiego più sicuro e sostenibile.

L’Agenzia europea del farmaco, al contrario di AIFA, ha istituzionalizzato questo coinvolgimento già dal 2005, grazie all’art. 78 del Regolamento n.776/2004, che conferisce all’Autorità regolatoria europea la responsabilità di interagire con le organizzazioni dei pazienti e consumatori.

Mancuso: «OPEN AIFA insufficiente, prendiamo esempio dall’Europa»

«Dall’Europa bisogna prendere tutto ciò che è positivo mentre spesso non è così – sottolinea Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna onlus e Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” –. Per esempio, l’EMA ha strutturato da tanto tempo il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti nei processi decisionali».

«I pazienti sono quelli che assumono il farmaco – ricorda ancora Mancuso -. Spesso si decide anche in base a parametri economici ma noi vogliamo vedere se questi parametri corrispondono anche all’effettiva qualità. Faccio un esempio: perché in Europa ci sono a disposizione alcuni farmaci per i pazienti oncologici che in Italia non ci sono ancora? Noi vogliamo essere lì e capire come vengono assunte alcune decisioni. Serve trasparenza, crediamo sia fondamentale come pazienti essere lì».

Fino ad oggi l’unico mezzo di dialogo approntato da AIFA per interagire con i pazienti, denominato OPEN AIFA, non ha prodotto alcun beneficio concreto nei processi di conoscenza dell’Autorità. Comunque troppo poco per le 43 associazioni che lottano per un maggiore coinvolgimento.

«Vogliamo essere protagonisti – insiste Mancuso -. Si parla tanto di inclusione dei cittadini, poi quando si tratta di decidere cose fondamentali non veniamo coinvolti. Da queste decisioni può dipendere la nostra vita. Io sono una ex paziente oncologica, per ben tre volte ho avuto il cancro. Conosciamo bene la malattia. Ci sono pazienti che in alcune regioni hanno i farmaci e in altre no. Vogliamo capire quali sono i criteri per cui alcune decisioni assunte dall’EMA poi non hanno la stessa celerità in Italia».

«Possiamo aiutare AIFA a spiegare alcune scelte»

Da parte delle associazioni non c’è nessuna volta di interferire nei processi decisionali, ma solo di avere quella condivisione che può aiutare a spiegare determinate scelte. «Potremmo anche aiutare AIFA a spiegare alcune decisioni ai pazienti» aggiunge la presidente di Salute Donna. Poi, spiega quanto il coinvolgimento delle associazioni possa essere utile non solo AIFA ma alla politica in generale per prendere decisioni quanto più appropriate in tema di sanità: «Abbiamo creato un intergruppo parlamentare a livello nazionale e quattro intergruppi regionali. Dovrebbe essere così in tutta Italia, va istituzionalizzato questo modo di lavorare. Il coinvolgimento dei pazienti può aiutare il processo decisionale ad ogni livello».

«Dove c’è la collaborazione dei pazienti le cose vanno meglio – conclude Mancuso -. In regione Sicilia, in Lombardia e ora anche nel Lazio hanno aperto alle associazioni i tavoli sulla prevenzione. Si tratta di un metodo costruttivo. Il contributo dei pazienti è fondamentale per migliorare la sanità. Vorremmo essere coinvolti anche nella riforma della medicina territoriale: del resto già raccogliamo le problematiche sui territori».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Leucemia linfoblastica acuta: AIFA autorizza rimborsabilità brexu-cel
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso la rimborsabilità della terapia cellulare Brexucabtagene autoleucel (brexu-cel) per la leucemia linfoblastica acuta a precursori di cellule B recidivante o refrattaria, destinata ai pazienti adulti di età pari o superiore a 26 anni
Anemia da malattia renale cronica, un peso da alleggerire
Promuovere la conoscenza dell'Anemia, fare una diagnosi tempestiva, gestire il paziente con malattia renale cronica in maniera multidisciplinare, realizzare una presa in carico in maniera omogenea sul territorio e monitorare l'Anemia lungo tutto il percorso del paziente sono le proposte per salvaguardare qualità di vita delle persone con Anemia da malattia renale cronica.
Tumori: in Italia 1740 associazioni di pazienti e caregiver, numero 1 in Europa
Oltre 1.740 associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia solo nel 2023. Il nostro paese detiene dunque il record europeo in proporzione al numero di abitanti. Sono i dati «di capillarità» del primo Libro Bianco sul mondo del volontariato oncologico, promosso e redatto da ROPI
Nuova Aifa: dalla mission al dialogo con gli stakeholder, il documento in 10 punti del think tank Ithaca
Il gruppo di lavoro di Ithaca,, il Think Tank di Sics dedicato alle politiche del farmaco, ha stilato un elenco di 10 temi come base per stimolare il dibattito sulla realizzazione della nuova Aifa: dalla distribuzione dei compiti fra le nuove figure previste dalla riforma, al coinvolgimento di diversi stakeholder nel processo autorizzativo dei farmaci,
Antibiotici, Pregliasco: “Uso inappropriato di fluorochinoloni rischioso per la salute”
In Italia si abusa di antibiotici fluorochinoloni. Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi, Sant'Ambrogio, e professore all’Università degli Studi di Milano, spiega a Sanità Informazione i possibili pericoli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...