Salute 18 Maggio 2022 11:37

Cannabis, l’allarme dell’Omceo Roma: «È pandemia nei giovanissimi con effetti devastanti»

Aumenta il numero di giovani e giovanissimi che fanno uso di cannabis con effetti sulla salute mentale. Per contrastare questo fenomeno l'Omceo di Roma ha creato un Gruppo di lavoro dedicato alla prevenzione, valutazione e divulgazione delle conseguenze della cannabis
Cannabis, l’allarme dell’Omceo Roma: «È pandemia nei giovanissimi con effetti devastanti»

«L’errata percezione che la cannabis sia una droga ‘leggera’ e ‘innocua’ continua a spingere sempre più giovani e giovanissimi a farne uso. Gli effetti di questo fenomeno, sempre più simile a una vera e propria pandemia, sono potenzialmente devastanti». È con queste parole che Stefano De Lillo, vice presidente dell’Ordine dei medici di Roma, spiega i presupposti che hanno spinto l’Omceo a mettere in piedi un Gruppo di lavoro scientifico dedicato alla prevenzione, alla valutazione e alla divulgazione delle conseguenze dell’uso della cannabis sulla salute mentale dei giovani.

Circa 66mila giovani hanno fatto uso di cannabis nel 2020

Che i dati sul consumo di cannabis siano piuttosto allarmanti è evidente dalle ultime stime diffuse dall’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA). Nel 2020, infatti, si calcola che il 27,2% della popolazione abbia fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita e che il 15,4% di chi ha tra i 15 e i 34 anni (circa 1,85 milioni di italiani) ne abbia fatto uso nell’arco dell’ultimo anno. In questo contesto l’Italia detiene il primato, insieme alla Francia, di casi di ragazzi che hanno fumato cannabis per la prima volta a 13 anni, o anche prima. Si tratta di circa 66mila giovani, il 4,4% della popolazione italiana in questa fascia d’età.

Il consumo di cannabis inizia tra gli 11 e i 14 anni d’età

«Spesso in Italia l’età media di inizio assunzione si colloca nella fascia di età della scuola media, cioè tra gli 11 ed i 14 anni», riferisce Antonio Bolognese, professore onorario di Chirurgia generale del Policlinico Umberto I, La Sapienza Università di Roma. «E’ una situazione preoccupante – continua- se consideriamo che il consumo di cannabis si collega a disturbi psicotici di tipo schizofrenico. Nella grande maggioranza dei casi l’assunzione precede l’esordio dei sintomi psicopatologici». Precisa De Lillo: «I dati della letteratura mostrano come il 10% dei consumatori abituali di cannabis sviluppino un disturbo schizofrenico, quindi una psicosi reale e il 30% sviluppi una sindrome demotivazionale che è caratterizzata da abulia, perdita degli interessi scolastici, amicali, affettivi, sportivi, irritabilità e violenza».

Il Gruppo di lavoro dell’Omceo si impegnerà sull’informazione e la divulgazione nelle scuole

Da qui la necessità di portare il problema all’attenzione dei medici e dei pediatri che spesso si trovano di fronte a dei quadri clinici di difficile interpretazione. L’obiettivo del Gruppo di lavoro è poi quello di promuovere un’azione di informazione e divulgazione presso le famiglie, le scuole, i centri di aggregazione, gli oratori e le palestre. «È necessario contrastare credenze sbagliate come quella che la cannabis possa avere un effetto stimolante nello sport», spiega De Lillo. «Questa droga, infatti, oltre a essere una sostanza dopante ha al contrario un effetto negativo nella prestazione sportiva ed è importante dirlo e farlo capire», aggiunge.

Previsto anche il coinvolgimento di testimonial e influencer giovani

L’attività del Gruppo di lavoro scientifico promosso dall’Omceo vuole pertanto diffondere informazioni di carattere medico e scientifico «che siano chiare e incontrovertibili – spiega De Lillo -, rendendo questi dati accessibili a tutti». Non solo. Per parlare direttamente ai ragazzi in un linguaggio che sia per loro comprensibile e d’impatto, l’attività del Gruppo di lavoro Omceo «punterà anche a coinvolgere testimonial o influencer giovani, sia per portare avanti un’educazione tra pari – conclude De Lillo – sia per raccontare direttamente storie che diano ai ragazzi messaggi positivi attraverso le parole dei propri coetanei».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Salute Mentale, dieci proposte per la Regione Campania
Oggi a Napoli ha avuto luogo l’evento “L’importanza di politiche sanitarie innovative a sostegno della salute mentale in Campania”, promosso da Johnson & Johnson insieme a interlocutori del Sistema Salute della Regione. Sono state formulate dieci proposte per agire precocemente sul territorio campano
La Asl di Salerno al Giffoni Film Festival: Giffoni e la cura – Giffoni che cura
Il tema più caro riguarda la funzione terapeutica e di sviluppo esercitata proprio dal Giffoni Film Festival sul benessere dei giovani che vi partecipano
“La Salute Mentale: una sfida sanitaria per la Regione Lazio”. Sei proposte per vincerla
Quello della Salute Mentale è uno dei temi più caldi e complessi del SSN. Meglio ancora – alla luce di dati epidemiologici in continua crescita – è una priorità assoluta. In conclusione della Johnson & Johnson Week l’azienda farmaceutica ha voluto fare un focus sulla gestione della Salute Mentale nella Regione Lazio, con un tavolo di istituzioni locali, rappresentanti del mondo accademico, del territorio e dei pazienti/caregiver. Dall’incontro sono scaturite sei proposte
Salute mentale, scoperto biomarcatore utile per la diagnosi della psicosi
Potrà diventare l’integratore del futuro, tutto naturale, per il benessere del cervello, ma anche il primo biomarcatore naturale di una patologia psichiatrica: per questo sulla palmitoiletanolamide, o PEA, sono puntati i riflettori degli esperti della Società di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf), riuniti da oggi a Milano al XXV congresso nazionale dedicato a “Le neuroscienze del domani: la neuropsicofarmacologia verso la precisione e la personalizzazione delle cure”
di V.A.
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio