Salute 23 Luglio 2019 17:28

Aggressioni alle donne medico, Amicone (SIGM): «Serve formazione specifica del personale sanitario»

La dottoressa Maria Amicone, Segretario dei Giovani Medici in Campania: «Siamo spesso sulla difensiva, anche lo scontro verbale può essere demotivante»
Aggressioni alle donne medico, Amicone (SIGM): «Serve formazione specifica del personale sanitario»

Recenti indagini hanno evidenziato che solo nel 2018 un medico su due è stato vittima di aggressioni, e che nel 70% dei casi, secondo i dati Inail, queste aggressioni colpiscono le donne. Molestie sessuali, aggressioni fisiche o anche solo verbali che demotivano, non consentono di lavorare con la dovuta serenità e tranquillità, ma soprattutto acuiscono nella donna medico un senso di maggiore vulnerabilità rispetto ai colleghi uomini. Proprio al Sud Italia e in Campania il fenomeno si è manifestato negli ultimi tempi in modo ingravescente, tanto da spingere l’Ordine dei medici partenopeo a promuovere una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tema.

Sanità Informazione ha raccolto la testimonianza della giovane dottoressa Maria Amicone, Segretario Regionale SIGM Campania.

Dottoressa, dati alla mano ci si rende conto che le donne medico sono spesso vittima di aggressioni, qual è la sua percezione del fenomeno?

«Come donna, rispetto a un collega di sesso maschile, sicuramente sapere che il numero di aggressioni è piuttosto elevato e significativo mi spinge a pormi in una posizione di difesa e ad avere un atteggiamento cautelativo per non arrivare, in alcuni casi, a dover temere per la mia incolumità».

LEGGI ANCHE: AGGRESSIONI OPERATORI SANITARI, APPROVATO IL DDL IN COMMISSIONE SANITA’: INASPRITE LE PENE E INTRODOTTA LA PROCEDIBILITA’ D’UFFICIO

Lei ha mai vissuto episodi di questo tipo?

«Non lavorando in pronto soccorso il senso di tensione è più attenuato, personalmente mi è capitato uno scontro verbale con un paziente e devo ammettere che già questo è molto demotivante. Pensare che qualche collega possa subire violenza non solo verbale è angosciante e, come dicevo prima, ci spinge a stare sulla difensiva per proteggerci laddove notiamo una certa aggressività in chi abbiamo di fronte».

Quali sono le sue “personali” misure di sicurezza?

«Quello che mi sento di consigliare, e che metto in pratica io stessa, è di usare un tono di voce molto pacato per interfacciarsi con pazienti e congiunti allo scopo di tranquillizzare chi si ha di fronte, che credo sia fondamentale. Cercare poi di risolvere con calma eventuali problemi di comunicazione che possano sorgere e, se la situazione dovesse cominciare a degenerare, rivolgersi alle guardie disponibili. Fondamentale è evitare lo scontro diretto, perchè in circostanze di forte stress emotivo (che in ospedale sono purtroppo frequenti) può capitare che il paziente o il suo congiunto perda il controllo, e questo è assolutamente da prevenire».

Cosa pensa rispetto all’introduzione di specifici corsi di formazione che possano aiutare il personale sanitario a prevenire queste situazioni?

«Sono favorevole, ben venga l’introduzione nella formazione di questo tema così sentito. È importante che il personale sanitario abbia tutti gli strumenti per poter disinnescare situazioni a rischio e gestire al meglio le difficoltà che dovessero presentarsi in tal senso».

Articoli correlati
No vax sempre più aggressivi: nel mirino medici, giornalisti e politici
Intimidazioni, minacce e aggressioni: sale la tensione. L'assessore alla Sanità del Lazio: «Chi finisce in terapia intensiva e ha rifiutato il vaccino si paghi il ricovero»
Aggressioni, l’allarme di Consulcesi: «Accendere riflettori anche su violenza operatori sanitari. Il 70% sono donne»
Il Presidente Massimo Tortorella: «Tutelare gli operatori sanitari sempre in prima linea». Telefono Rosso: la linea dedicata che risponde al numero 800.620.525
«Un medico donna? No, voglio un vero dottore». Un racconto di ordinaria violenza in un ospedale italiano
La testimonianza è tratta dal volume “Stop alla violenza a danno degli operatori della salute. Prevenire e gestire la violenza sul lavoro” scritto dalla dottoressa Marina Cannavò: «Ancora oggi è molto diffusa la tendenza maschilista a non considerare un medico donna altrettanto capace del suo collega uomo»
Atti vandalici contro medici e sanitari. Tortorella (Consulcesi): «Fatti gravissimi, non lasciamoli soli»
Consulcesi & Partners attiva assistenza Legale gratuita per medici e operatori sanitari
Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari. FNOMCeO: «Legge contro aggressioni sia primo passo»
Dal 24 settembre a proteggerli una legge contro le aggressioni. La giornata annuale contro la violenza sugli operatori sanitari continua a sensibilizzare. La Federazione dei medici: «Ora salto culturale che veda la sicurezza, a 360 gradi, come un diritto degli operatori sanitari e medico come alleato»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Il “bagaglio”, docufilm che racconta paure, speranze e percorsi delle donne con tumore al seno

Promosso da MSD Italia con le principali associazioni di pazienti, racconta il percorso di una donna dopo la diagnosi di tumore al seno, tra emozioni, forza e speranza, evidenziando l’importanza...
di Marco Landucci
Advocacy e Associazioni

Advocacy, l’Aifa rafforza il dialogo con i pazienti: nasce “Aifa Ascolta”

Gli incontri, di natura conoscitiva e quadrimestrale, permetteranno al Presidente e agli uffici Aifa di ascoltare direttamente le istanze dei pazienti
di I.F.
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano