Politica 30 Agosto 2019 18:38

Governo, Boldrini (PD): «Vaccini? Difenderemo Legge Lorenzin»

In attesa di conoscere la nuova squadra dei ministri, un tavolo di lavoro al Nazareno ha messo nero su bianco quali saranno le priorità per la Sanità promosse dal Partito Democratico. L’intervista alla senatrice PD, Paola Boldrini

Maggiori investimenti per il Servizio sanitario nazionale, ma anche più borse per gli specializzandi e difesa della Legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. Il Partito Democratico si prepara a governare mettendo in fila le priorità in campo sanitario. Abbiamo raggiunto telefonicamente la senatrice Paola Boldrini, componente della Commissione Igiene e Sanità che ha fatto il punto sui temi imprescindibili emersi nel tavolo di discussione apertosi al Nazareno.

«Noi abbiamo deciso quello che poi di fatto sono lette come criticità – ha spiegato la senatrice del Partito Democratico -. Non c’è dubbio che il fatto che il Servizio sanitario nazionale vada rafforzato economicamente, perché ha bisogno dopo tanti anni di altri fondi. Addirittura il “Quota 10”, cioè investimenti aggiuntivi nei prossimi tre anni, innanzitutto per cercare di assumere gli operatori sanitari che con Quota 100 svuoteranno il servizio».

«L’altra cosa fondamentale è rivedere i fondi delle borse di studio per gli specializzandi, perché anche questo è un vulnus. Abbiamo preso atto che c’è un imbuto formativo che a fronte di tanti laureati, non ci sono corrispondenti borse di studio. Abbiamo delle grosse necessità e quindi bisogna implementare sicuramente i fondi per il Servizio sanitario nazionale».

«Dopodiché ci sono altre cose che metteremo insieme. Personalmente ho seguito il tema della salute mentale e ci dovrà essere sicuramente una maggiore attenzione e una maggiore applicazione della legge n. 180 (Legge Basaglia). Avevo fatto una proposta di legge che derivava sostanzialmente dai lavori fatti dai gruppi parlamentari che mi hanno preceduta e che hanno messo l’attenzione sul fatto che è un problema sia di salute sia di welfare, perché non può essere che ci sono tutte le famiglie che hanno congiunti con problemi di salute mentale, che abbiano tutto a carico».

LEGGI: TOTOMINISTRI, «BURIONI ALLA SALUTE». LA PROVOCAZIONE DI RENZI CHE NON PIACERÀ AL MOVIMENTO 5 STELLE (MA FORSE A BEPPE GRILLO)

Quello raccontato dalla senatrice Paola Boldrini è un programma molto lontano dai nuovi alleati di governo. Tra tutti il tema vaccini, forse il punto di distanza maggiore tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Il segretario PD, Nicola Zingaretti ha chiesto discontinuità, ma ci sarà?
«Lo dicono i dati di ieri dell’Oms sull’urgenza delle vaccinazioni per il morbillo. Anche i colleghi lo hanno riscontrato. Sono morti dei bambini, muoiono anche gli adulti. Il fatto che si è abbandonata l’obbligatorietà negli anni ’90 ha fatto sì che adesso ci siano dei picchi di necessità».

«D’altro canto, la legge Lorenzin prevedeva che ci fosse un monitoraggio a tre anni dalla promulgazione della legge. I tre anni stanno quasi per passare, quindi mi sento di dire che bisogna fare un monitoraggio maggiore e vedere se c’è una necessità o di allentare o di migliorare la copertura vaccinale, ma questo bisogna farlo dopo che tu hai dei documenti che ti possano garantire l’effettivo controllo. L’anagrafe vaccinale non è applicata dappertutto, ci sono regioni come l’Emilia Romagna, ma anche Lombardia e Veneto dove c’è un’anagrafe vaccinale che è corrente: se hai bisogno di dati li trovi immediatamente, poiché è tutto informatizzato. È vero che sono stati erogati i fondi, ma ci sono regioni che si devono mettere al passo».

Difenderete la Legge Lorenzin?
«La difendiamo perché ha prodotto la sua efficacia. La difenderemo fintanto, le ribadisco perché secondo me è importante, non ci sarà il monitoraggio alla scadenza dei tre anni, come previsto. Quindi non abrogarla ma valutarla. Poi ci possono essere dei correttivi. Non a caso questa legge aveva questa clausola, infatti era lungimirante anche per questo. Diceva “adesso c’è bisogno di obbligare, perché così riusciamo ad avere una copertura migliore” e in effetti in tante regioni la copertura è stata migliorata, però veniva anche detto “monitoriamo”, ci diamo un lasso di tempo per vedere che cosa è successo e poi andiamo a valutare se si può per alcune vaccinazioni o meno.

A prescindere poi se il Ministero rimarrà al M5s o andrà a voi, chiederete un passo indietro del ministro della Salute, Giulia Grillo?
«Non mi sento di fare queste affermazioni. Sicuramente su alcune cose come il tema dei vaccini, non ci siamo e anche un altro tema che io non ho condiviso, ma che è nel Decreto Calabria, il fatto di mettere subito al lavoro, perché di lavoro si tratta i medici prima ancora di completare il corso di studi. Ci sono alcune cose che effettivamente abbiamo contrastato e su questo continuiamo a essere in contrasto».

Articoli correlati
Parlamento, nominati gli uffici di presidenza. Attesa per i sottosegretari e le commissioni
Il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha giurato al Quirinale, domenica il passaggio di consegne con Mario Draghi. Intanto è stata istituita alla Camera la commissione Speciale che dovrà esaminare il decreto Aiuti ter, per poi mandarlo in Aula, intorno al 7 novembre
Nuovo Parlamento: il 41% alla prima esperienza, calano le donne
Attesa per la prima seduta del 13 ottobre: entro il 17 ottobre devono essere votati i presidenti delle Camere. Solo dopo potranno partire le consultazioni del Capo dello Stato
di Francesco Torre
Il Terzo Settore boccia le Case di Comunità: «Integrazione socio-sanitaria sparita»
Il coordinatore della Consulta Welfare del Forum Terzo Settore Roberto Speziale: «Decreto stravolto dopo passaggio in Conferenza Unificata». Poi la richiesta al governo: «Approvare subito legge delega sulla non autosufficienza per colmare vuoto»
Draghi in Parlamento, governo appeso a un filo. Ringrazia gli “eroi della pandemia”
Al Senato il primo atto della verifica avviata dalla mancata fiducia del MoVimento 5 stelle e dalle dimissioni del presidente del Consiglio. Draghi ringrazia le federazioni della sanità, «una mobilitazione impossibile da ignorare», e tra i progetti da portare a termine ricorda quello delle case di comunità
Tumori, a Roma la mostra fotografica “Cicatrici”. Boldrini (Pd): «Per rinascita serve diritto all’oblio»
«Il concetto di sensibilizzazione e prevenzione, soprattutto in riferimento alla malattia oncologica, va declinato con specifici contenuti, oltre i numeri e le statistiche. Perché sia efficace e raggiunga una maggiore platea possibile, lo strumento dell’arte è fondamentale». Così la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, ha presentato, nel corso di […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...