Voci della Sanità 8 Giugno 2022 16:51

Università: migliora l’accesso agli studenti con disabilità

Diffuso il nuovo report dell’Anvur su accesso alle università da parte degli studenti disabili. Registrati importanti miglioramenti

di Redazione
Università: migliora l’accesso agli studenti con disabilità

Le università italiane stanno maturando sempre maggiore consapevolezza sull’importanza dei vari servizi di cui necessitano gli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) come strumenti fondamentali per promuovere la cultura dell’inclusione e l’effettività del diritto allo studio. Si tratta di un vero e proprio percorso di graduale, ma di costante miglioramento che riguarda i servizi e gli ausili di supporto alla didattica, l’accessibilità e l’adeguamento delle strutture degli atenei, i servizi di trasporto, il tutorato, il counseling e l’orientamento in favore degli studenti con disabilità e degli studenti con DSA. È quanto emerge dal Rapporto dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema universitario e della Ricerca (ANVUR) «Gli studenti con Disabilità e DSA nelle Università Italiane, una risorsa da valorizzare», presentato oggi a Roma.

Nel report dell’Anvur informazioni preziose per migliorare le università

Il rapporto è l’esito di una rilevazione che ha coinvolto 90 atenei statali, non statali e telematici su un totale di 98. «Esprimo piena soddisfazione – dichiara Antonio Felice Uricchio, presidente dell’Anvur – per la pubblicazione del rapporto e soprattutto per l’impegno profuso dall’agenzia in collaborazione con la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD) nel rilevare bisogni e stato dei servizi in favore degli studenti universitari con disabilità. Auspichiamo che le informazioni raccolte sull’accessibilità degli ambienti, sui trasporti, sulle tecnologie adoperate nella didattica, sull’accesso ai servizi possano essere preziose sia per le istituzioni che hanno partecipato alla rilevazione sia per i due ministeri (università e disabilità) peraltro particolarmente impegnati nel promuovere politiche attive protese a dare effettività al diritto allo studio».

Il 2% degli studenti delle università presenza una disabilità

Stando al report, sono 36.816 gli studenti con disabilità o con DSA che nell’a.a. 2019-20 risultavano iscritti ai corsi di laurea e post-laurea: il 2 per cento del totale degli studenti. Il 71 per cento è iscritto ai corsi triennali, il 15 per cento ai corsi magistrali e l’11,6 per cento ai corsi magistrali a ciclo unico. Tra coloro che proseguono nei corsi post-laurea, 94 sono iscritti al dottorato. Un dato assolutamente inedito è quello relativo alla distribuzione degli studenti nelle diverse aree disciplinari dei corsi di studio. La maggior parte di loro è iscritta ai corsi di area sociale (35,4 per cento) e di area scientifica (30,1 per cento), seguiti da quelli dell’area umanistica (22,9 per cento) e, a distanza, dall’area sanitaria (10 per cento). Anche gli 11.385 immatricolati hanno sostanzialmente seguito le orme di chi li ha preceduti nella scelta dei corsi universitari.

In aumento le immatricolazione tra gli studenti con DSA

Ma è proprio tra gli immatricolati che si manifestano i segnali del cambiamento più significativo in atto nelle università italiane: la rapida crescita degli studenti con DSA che, in termini quantitativi hanno ormai superato gli studenti con disabilità. Il 60 per cento degli immatricolati ai corsi di studio triennali e il 51 per cento degli immatricolati ai corsi magistrali a ciclo unico sono studenti con DSA. Il fenomeno è particolarmente accentuato negli atenei del Nord-Ovest e del Nord-Est dove gli studenti con DSA, rappresentano, rispettivamente il 76,5 per cento e il 65,2 per cento del totale degli immatricolati. Si tratta comunque di un trend in crescita anche tra gli immatricolati delle altre aree geografiche.

Gli studenti con disabilità laureati sono più di 3.500

Gli studenti che hanno completato il percorso di studi (triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico) sono stati 3.589. Il 38 per cento si è laureato in corsi di area sociale, il 29,7 per cento di area scientifica, il 20 di area umanistica e l’11,2 per cento di area sanitaria. «Il lavoro congiunto con ANVUR e con gli altri enti che hanno partecipato – spiega Alberto Arenghi, presidente della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD) – rappresenta un passo molto significativo per conoscere in maniera più approfondita il mondo degli studenti con disabilità e con DSA nelle università italiane. È una fotografia dello stato di fatto e dunque un punto di partenza per operare in maniera sempre più appropriata ed efficace sia nelle università che a livello interistituzionale. Nel trarre le conclusioni il direttore dell’ANVUR Daniele Livon si è soffermato in particolare «sull’esigenza di aggiornare il quadro normativo e finanziario di riferimento che non è più attuale, sull’attenzione che deve essere dedicata alle attività di orientamento specifico nel rapporto tra Scuole Superiori e Università, sulla necessità che si attivino forme di collaborazione strutturata e permanenti tra atenei collocati nelle stesse Regioni e che le rilevazioni dei dati siano permanenti ed estese al settore AFAM».

Il ministro Messa: «dal ministero ulteriori 50 milioni di euro a favore di studenti con disabilità»

«Questo primo rapporto è uno strumento estremamente utile che potrà affiancare quelli esistenti e guidare la definizione e l’aggiornamento delle politiche in materia di diritto allo studio in favore degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento», dichiara il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. «Allo stesso tempo, questo lavoro restituisce la fotografia di un sistema universitario – continua – che su questo fronte è attento, attivo e realmente impegnato nell’estendere, anche al di fuori delle mura degli atenei, la cultura dell’inclusione e la personalizzazione dei servizi». E infine ricorda: «lo scorso anno abbiamo destinato come ministero, per fronteggiare le difficoltà legate all’emergenza, ulteriori 50 milioni di euro proprio per il co-finanziamento di attività di orientamento e tutorato a beneficio degli studenti che necessitano di azioni specifiche per promuovere l’accesso ai corsi della formazione superiore e alle azioni di recupero e inclusione. Il diritto allo studio per tutti è la nostra priorità».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Disabilità, Falabella (FISH): «Serve Fondo unico per dare concretezza a riforme»
Parla il Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che plaude al Decreto LEA ma chiede un aggiornamento del nomenclatore tariffario. Sulla Disability card chiarisce: «Strumento utile ma al momento è una semplice sostituzione della certificazione di invalidità della legge 104. Dobbiamo inserire più servizi»
Salute orale e disabilità, un binomio complicato. E spesso le famiglie sono costrette a rivolgersi all’ospedale
«Nel campo della salute orale il 50% dei professionisti ha poche competenze sulla gestione del paziente con disabilità» racconta Alberto Aureli, Igienista dentale e padre di un paziente con autismo. Che lancia un progetto di formazione per gli studi privati
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Università e Metaverso: un avatar aiuta a scegliere il corso di laurea
È online il primo servizio di orientamento universitario del Metaverso: un avatar a cura di AteneiOnline assisterà gratuitamente i più giovani nella scelta del percorso di studio.
Test Medicina: 3 studenti su 4 “bocciati”, ma con il ricorso è possibile rientrare
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di aspiranti medici, esclusi alla selezione iniziale, ammessi alla facoltà di Medicina con riserva. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, ora sono a tutti gli effetti studenti di Medicina e potranno realizzare il sogno di indossare il camice bianco
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...