Voci della Sanità 9 Agosto 2016 11:15

Sanità, CGIL, CISL e UIL: “Taranto chiama Roma”

«Confronto sterile quello intrattenuto con il Governo regionale  a cui non fanno seguito impegni di alcun genere. Nonostante segnali di apertura manifestati dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel confronto avuto qualche giorno fa con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, restano ancora poco chiare le reali intenzioni dell’istituzione regionale in merito […]

«Confronto sterile quello intrattenuto con il Governo regionale  a cui non fanno seguito impegni di alcun genere. Nonostante segnali di apertura manifestati dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel confronto avuto qualche giorno fa con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, restano ancora poco chiare le reali intenzioni dell’istituzione regionale in merito all’emergenza sanità». É quanto dichiarano i sindacati in una nota unitaria.

«Il confronto -dicono-  non è andato al di là di una generica condivisione delle richieste rappresentate dai Segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil che hanno, in maniera particolare, riproposto i temi oggetto della “vertenza sanitaria ionica”, culminata nel sit – in di protesta del 21 luglio. Del tutto disattese, invece, le richieste di confronto specifico pervenute dal territorio, Conferenza dei Sindaci inclusa, che continuano ad essere vanamente reiterate da tutti gli attori istituzionali».

«Consci della drammaticità della situazione sanitaria in terra di Taranto», i sindacati hanno proposto le ben note criticità, abbondantemente trattate nel corso degli ultimi mesi e, in ultimo, portate all’attenzione del Premier, Matteo Renzi, in occasione dell’incontro del 29 luglio. Lo stesso, per il tramite del Vice Ministro Teresa Bellanova, si è riservato di far conoscere le proprie determinazioni in merito.

Nella esposizione dei temi, particolare attenzione hanno dedicato «sia alla parte infrastrutturale (costruzione del nuovo ospedale San Cataldo, rifinanziamento Decreto Terra dei Fuochi, definizione del progetto sperimentale del  “Centro Ambiente e Salute”, implementazione dei servizi sanitari con l’istituzione dei reparti di: chirurgia toracica, pneumatologia, oncologia pediatrica, allergologia), che al deficit di personale sanitario (medico e infermieristico).

In relazione a tale aspetto, nello stigmatizzare la situazione di assoluto immobilismo evidenziato dalla Direzione Generale della ASL locale, hanno chiesto l’adozione di misure urgenti e tempestive, anche in considerazione dei tempi tecnici richiesti dall’espletamento delle procedure concorsuali».

Nei prossimi giorni, nelle more delle risoluzioni attese da parte del Governo, «verranno valutate ulteriori iniziative a sostegno della vertenza», concludono i sindacati.

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