Voci della Sanità 9 Gennaio 2019 12:20

Rischio cardiovascolare, presto in commercio l’acido bempedoico/ezetimibe: un’arma in più per la riduzione del colesterolo LDL

Daiichi Sankyo Europe commercializzerà le formulazioni orali di acido bempedoico e della associazione acido bempedoico/ezetimibe nell’area economica europea e in Svizzera. L’acido bempedoico e la sua associazione fissa con ezetimibe, offriranno un’ulteriore opzione di trattamento ai pazienti che non raggiungono il livello ottimale di C-LDL e a quelli intolleranti alle statine

Daiichi Sankyo Europe ha stretto un accordo di licenza esclusiva con Esperion Therapeutics per la commercializzazione delle compresse di acido bempedoico e della associazione fissa acido bempedoico/ezetimibe, nell’area economica europea e in Svizzera.  Daiichi Sankyo Europe si occuperà della commercializzazione in questi territori, mentre Esperion sarà responsabile della produzione e dello sviluppo di questo inibitore orale dell’adenosina trifosfato (ATP) citrato liasi (ACL), in monosomministrazione giornaliera, che riduce il colesterolo e la sintesi degli acidi grassi nel fegato.

«Vi è una significativa necessità di ulteriori opzioni di trattamento per l’elevato numero di pazienti in Europa con ipercolesterolemia che non raggiungono il livello ottimale di colesterolo LDL – sottolinea in una nota la  Daiichi Sankyo Europe – Anche nei pazienti ad altissimo rischio, solo il 32% raggiunge il livello target di C-LDL, e ciò è particolarmente vero per i pazienti che sperimentano reazioni avverse ai farmaci a base di statine e sono così costretti ad assumerne solo alla massima dose tollerata o addirittura a non prenderne affatto».

«Siamo molto lieti di annunciare questo accordo di licenza commerciale per l’acido bempedoico, un trattamento innovativo che affronterà un importante bisogno insoddisfatto per i pazienti che non raggiungono il livello ottimale di colesterolo LDL ed hanno opzioni terapeutiche limitate», dichiara Rodney Smith, ricercatore e capo del Medical Affairs di Daiichi Sankyo Europe. «Il team di Esperion ha condotto un programma di sviluppo robusto e di alta qualità su 4.000 pazienti dimostrando che l’acido bempedoico è un’opzione terapeutica efficace e ben tollerata», aggiunge Benoit Creveau, capo del dipartimento del Marketing Cardiovascolare di Daiichi Sankyo Europe.

«Siamo molto felici di collaborare con Daiichi Sankyo Europe per rendere l’acido bempedoico l’opzione di trattamento ipolipemizzante preferita dopo le statine, sia per i pazienti che per i medici europei», dichiara Tim Mayleben, presidente e CEO di Esperion.

Articoli correlati
Natale ha “effetto booster” sul colesterolo, dai cardiologi 5 strategie salva-cuore
Con l’arrivo delle festività natalizie crescono le occasioni di eccedere a tavola con alimenti grassi, notoriamente collegati a un aumento dei livelli di colesterolo “cattivo”. In occasione dell’84° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia (SIC), che si è concluso da poco a Roma, gli specialisti diffondono poche e semplici regole che possono aiutare a evitare eventuali impennate dei livelli di colesterolo
Colesterolo: nuovo farmaco a mRNA lo dimezza con 2 dosi l’anno
In occasione dell'84esimo congresso nazionale della Società italiana di cardiologia, sono molte le novità presentate dagli specialisti relative al controllo del colesterolo "cattivo": dall'uso precoce dei superfarmaci allo sviluppo di una nuova terapia a mRNA
Tumori: nuova vita alle statine e agli antifungini, studio rivela efficacia contro le cellule malate
"Affamare" i tumori e poi colpirli "riciclando" farmaci ben noti, a basso costo, utilizzati da anni per tutt’altri scopi, in grado di arrestare la crescita delle cellule tumorali, messe a "stecchetto" con brevi cicli di digiuno. Così i farmaci che, come le statine, impediscono la sintesi di colesterolo cruciale per soddisfare il bisogno di nutrienti delle cellule tumorali, combinati a brevi cicli di digiuno, potrebbero diventare una terapia “low cost” per combattere tumori difficili come quello al pancreas, il carcinoma del colon-retto e il melanoma. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista Nature Communication da un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova
di V.A.
PFAS aumentano il colesterolo, il rischio infarto cresce nelle zone inquinate
Secondo un nuovo studio dell'Università di Padova, i PFAS farebbero aumentare i livelli di colesterolo, e di conseguenza il rischio di infarto. I risultati, pubblicati sulla rivista Toxicology Reports, dimostra che nella popolazione residente in zone contaminate da PFAS la percentuale dei soggetti con elevati livelli di colesterolo nel sangue è più del doppio rispetto alla popolazione generale di controllo
Dieta chetogenica raddoppia i rischi per il cuore. Cardiologi: “Necessario un consulto medico”
Brutte notizie per chi ha deciso di affidarsi alla dieta chetogenica, un regime alimentare oggi diventato popolarissimo tra le persone che vogliono perdere peso. Uno studio dell'Università della British Columbia, a Vancouver, indica che questo regime alimentare può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre condizioni cardiovascolari potenzialmente letali. A spiegarci come, Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...