Voci della Sanità 25 Luglio 2016 12:06

Basilicata. Riforma sanitaria regionale: Cgil, Cisl e Uil contrarie al metodo adottato dalla Regione

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata – Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro – intervengono sul tema della riforma sanitaria regionale e criticano la Regione, sia sulle modalità del confronto con le parti sociali, sia sul merito della proposta avanzata. «Apprendiamo con sorpresa che il presidente e la giunta regionale, […]

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata – Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro – intervengono sul tema della riforma sanitaria regionale e criticano la Regione, sia sulle modalità del confronto con le parti sociali, sia sul merito della proposta avanzata. «Apprendiamo con sorpresa che il presidente e la giunta regionale, mentre è in corso il confronto con tutte le parti sociali sul riordino del sistema sanitario regionale, tengano contestualmente incontri nei singoli ospedali per illustrare una proposta di riforma della sanità ancora allo stadio embrionale, non approfondita, né condivisa. Una riforma che sembra non tenere conto dell’importante equilibrio tra rete ospedaliera e rete dei servizi territoriali, lasciando presagire quasi un doppione e la sovrapposizione di ruoli tra assessore regionale alla sanità e direzione generale della futura azienda ospedaliera unica». Per i tre leader sindacali «in considerazione della grande importanza del tema, sia per le ricadute sul diritto alla salute dei cittadini, sia per la cospicua mole finanziaria – la sanità è il primo capitolo di spesa del bilancio regionale – riteniamo sia un errore politico di metodo e di merito presentare un’ipotesi di riforma senza un preventivo confronto democratico e la condivisione dei contenuti della proposta regionale anche con i rappresentanti dei sindacati confederali e di categoria che pure hanno una grande rappresentatività nella società lucana e tra i lavoratori della sanità regionale. Riteniamo inoltre che la proposta desti molte perplessità anche nel merito, in particolare per una certa ambiguità che lascia aperte molte domande sull’approdo finale della riforma in termini di qualità, efficienza, efficacia e rispondenza della stessa agli obiettivi di risparmio ed equilibrio di bilancio previsti dal disegno riformatore del governo nazionale. Noi continueremo a rivendicare la nostra idea di confronto democratico – concludono Summa, Falotico e Vaccaro – e nei prossimi giorni avvieremo una campagna di assemblee nei diversi presidi sanitari presenti sul territorio per dare voce ai tanti operatori della sanità e ai bisogni di salute dei cittadini».

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