Nutri e Previeni 16 Novembre 2017 13:52

La matematica può svelare i segreti del vino

Una ricerca tutta italiana pubblicata sull’International Journal of Mathematical Education in Science and Technology propone calcoli matematici ed equazioni che svelano molti segreti del buon vino. I ricercatori hanno trovato un’equazione che calcola come far invecchiare bene una bottiglia, tecniche di misurazione per botti e cantine per esaltare un’annata o un’intera produzione e anche un’equazione […]

La matematica può svelare i segreti del vino

Una ricerca tutta italiana pubblicata sull’International Journal of Mathematical Education in Science and Technology propone calcoli matematici ed equazioni che svelano molti segreti del buon vino. I ricercatori hanno trovato un’equazione che calcola come far invecchiare bene una bottiglia, tecniche di misurazione per botti e cantine per esaltare un’annata o un’intera produzione e anche un’equazione per realizzare la cantina perfetta. Insomma secondo gli esperti vi sarebbe un’equazione per tutto ciò che può riguardare “l’invecchiamento” corretto del vino.

Firmato da Lucio Cadeddu, ricercatore del dipartimento di matematica e informatica dell’ateneo di Cagliari e da Alessandra Cauli, laurea magistrale in matematica nella stessa università (ora dottoranda a Torino), l’articolo prende in esame gli antichi sistemi usati per misurare il contenuto di una botte. Ma parla anche di formule matematiche che regolano l’invecchiamento del vino e del sistema dinamico che “modellizza” il problema della degustazione.

Vi è un’equazione anche per la corretta realizzazione di una cantina. In particolare per la sua profondità sotterranea: numeri e operazioni per ottimizzare il mantenimento della temperatura ideale. Riducendo al minimo le oscillazioni, senza ricorrere a costosi, complessi e poco naturali sistemi di condizionamento dell’aria.

Una cantina ideale – spiegano gli esperti – dovrebbe mantenere la stessa temperatura in tutti i periodi dell’anno, ma il calore si propaga attraverso il suolo come un’onda. Per questo motivo la giornata più calda all’esterno non sarà necessariamente quella più calda all’interno. Il picco di temperatura, infatti, avrà luogo all’interno con un certo ritardo e un soggetto a una qualche forma di attenuazione (damping effect).

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