Lavoro 10 Marzo 2021 09:54

Professione medica, i legali C&P: «Anche con il Covid, attenzione alle ferie non godute»

La denuncia del network legale Consulcesi & Partners che ha ottenuto un altro successo giudiziario riuscendo a far riconoscere ad una donna medico il risarcimento per anni di ferie maturate e non godute

Professione medica, i legali C&P: «Anche con il Covid, attenzione alle ferie non godute»

Lavorano ben oltre i limiti di tempo e di orario previsti dai rispettivi contratti e della normativa in corso. Schiacciati da turni di lavoro sempre più serrati per assicurare prestazioni sanitarie adeguate alle necessità ed esigenze dei pazienti. E quindi, non stanno godendo dei periodi di riposo e ferie a cui avrebbero diritto per legge. È quanto stanno vivendo sulla propria pelle migliaia di medici e sanitari in questo periodo. A denunciarlo è il network legale Consulcesi & Partners che ha ottenuto un altro successo giudiziario riuscendo a far riconoscere ad una donna medico il risarcimento per anni di ferie maturate e non godute.

«Quotidianamente raccogliamo lo sfogo di molti dirigenti medici che sono stati chiamati a dare incessantemente la loro disponibilità per fronteggiare carenze di organico e richieste di lavoro sempre più pressanti – fanno sapere i legali C&P –. Alcuni nostri assistiti si sono sentiti dire dalle proprie aziende sanitarie che le ferie retribuite non godute dal medico sono definitivamente perse, senza che costui possa legittimamente reclamare il risarcimento del danno patito ovvero, in certi casi, il pagamento di un indennizzo finanziario sostitutivo», denunciano i legali.

Il Covid non è uno ‘scudo’ che annulla un diritto sancito dalla legge

Anche se stiamo vivendo in un’emergenza sanitaria, l’azienda sanitaria ha il dovere di organizzare al meglio le turnistiche di lavoro, vigilando perché tutti possano concretamente e pienamente godere delle ferie maturate, avvisando i lavoratori delle modalità di fruizione e dei rischi connessi alla mancata fruizione.

Il problema delle ferie non godute non è certo nuovo ma già esistente prima della pandemia Covid e da un punto di vista legale, se il medico non riesce a godere delle sue ferie per impedimenti che non dipendono da lui ma dal datore di lavoro, ha diritto ad un risarcimento. Cosa che purtroppo è successa spesso in passato e che Consulcesi & Partners ha sempre osteggiato con successo nei tribunali.

La legge è dalla parte dei sanitari

La Corte di Giustizia Europea ha di recente stabilito la preminenza dei precetti comunitari rispetto a normative o prassi nazionali che escludono il riconoscimento economico per quei lavoratori che, sebbene impegnati nel settore pubblico, non abbiano avuto la possibilità di goderne nel corso del loro rapporto lavorativo. L’art. 36 della Costituzione, unitamente al disposto n. 7 della direttiva 2003/88/CE, sancisce il diritto alle ferie, definendolo fondamentale ed irrinunciabile, siccome diretto al recupero delle energie psicofisiche spese per la prestazione lavorativa, potendo confidare in un tempo libero retribuito per coltivare i propri interessi. Il datore di lavoro ha un vero e proprio obbligo di concedere al lavoratore il periodo di ferie previsto dal contratto.  La giurisprudenza comunitaria ha affermato, nell’importantissima pronuncia del 6/11/2018 (C-619/16), che il lavoratore non può perdere il diritto all’indennità per le ferie non godute, neppure nel caso in cui non abbia richiesto di fruirne durante il periodo di servizio, senza prima appurare (e questo rappresenta un monito per  giudici nazionali) se lo stesso lavoratore sia stato effettivamente posto dal suo datore nelle condizioni di poter esercitare il proprio diritto alle ferie annuali retribuite. Sarà quindi il datore di lavoro, e non certo il lavoratore, ad essere gravato dall’onere di dimostrare, in caso di contezioso, di aver adottato tutte le misure atte a consentire al lavoratore di esercitare concretamente il suo diritto a cui il lavoratore abbia, nonostante tutto, rinunciato volontariamente e consapevolmente con conseguente perdita della corrispondente indennità finanziaria.

«La forza di questi e di altri motivi legali – continua la nota –, da sempre fortemente sostenuti da Consulcesi & Partners per i propri clienti, hanno già persuaso le aziende sanitarie convenute a preferire la strada della transazione, riconoscendo ai sanitari ricorrenti un consistente importo economico, con conseguenti riflessi favorevoli anche sui futuri compensi previdenziali.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
La responsabilità del medico specialista
Ci occupiamo di un caso di responsabilità del medico specialista. Per la Cassazione questi non può considerarsi un mero esecutore
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Violazione del segreto professionale del medico
Violazione del segreto professionale del medico. Cosa si rischia e come viene gestito dalle coperture assicurative di RC professionale
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Non voler visitare un paziente può essere reato
Una recente sentenza sancisce che il non voler visitare un paziente può portare ad una richiesta di risarcimento danni o peggio
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Abuso della pronta disponibilità, Croce (C&P): «Danneggia il professionista e il paziente»
Intervista all’avvocato Marco Croce, della rete di studi legali di Consulcesi & Partners: «Altamente lesivo per la salute psichica e fisica della persona non avere adeguata alternanza tra lavoro e riposo»
È possibile chiedere il pagamento delle ferie non godute anche se si lavora come operatori sanitari nel servizio pubblico?
Il diritto alle ferie si configura ormai come un diritto irrinunciabile anche in relazione ad una consolidata giurisprudenza costituzionale. È sempre necessaria una valutazione del caso concreto per dare una risposta completa, tuttavia il diritto all’indennità sostitutiva in caso di mancata fruizione delle ferie è sancito, alla cessazione del rapporto di lavoro, dall’art. 10 del […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...