Lavoro 12 Maggio 2022 10:22

PNRR e assistenza anziani. Capurso (ANASTE): «Poche risorse: solo una prestazione a settimana per paziente»

La carenza di assistenza domiciliare non è controbilanciata da una presenza adeguata sul territorio di RSA. Il presidente ANASTE: «In Italia il numero di residenze raggiunge appena il 50% della media dei paesi dell’OCSE. Mancano geriatri e infermieri»

«Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza punta sull’assistenza domiciliare. Eppure, stando alle cifre, ai nostri anziani non autosufficienti spetterà una sola prestazione a settimana». È Sebastiano Capurso, presidente ANASTE, l’Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza età, a mettere in evidenza le contraddizioni del Piano che nei prossimi cinque anni dovrebbe rivoluzionare e ammodernare il nostro Sistema Sanitario Nazionale.

PNNR: le misure per gli anziani sono insufficienti

L’incremento dell’assistenza domiciliare agli anziani è esplicitamente previsto nel testo del PNRR. «Tuttavia – sottolinea Capurso -, i fondi dedicati a questo capitolo di spesa sono totalmente insufficienti. Per rendersene conto basta dividere le somme stanziate per il numero di anziani che, potenzialmente, dovrebbero beneficiarne. Si scoprirà che per ognuno di questi pazienti sarà possibile erogare circa un servizio domiciliare a settimana. Una goccia nel mare, se si considera che le persone non autosufficienti, nella maggior parte dei casi, hanno bisogno di assistenza h24».

Le RSA sono troppo poche

Ma non è tutto: la carenza di assistenza domiciliare non è controbilanciata da una presenza adeguata sul territorio di strutture in grado di accogliere e assistere questi anziani malati, come ad esempio le RSA. «In Italia il numero di residenze sanitarie assistenziali raggiunge appena il 50% della media del Paesi dell’OCSE.  Mentre l’assistenza domiciliare raggiunge solo il 25% degli standard previsti in Europa», dice il presidente dell’Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza età.

Ospedali e case di comunità: cattedrali nel deserto

La carenza di assistenza territoriale e domiciliare è una conseguenza diretta della mancanza di personale sanitario impiegato nel SSN. «Molti degli investimenti previsti dal PNRR puntano a finanziare nuove infrastrutture. Ma se uno dei problemi più evidenti della sanità italiana è la penuria di medici e professionisti sanitari – sottolinea Capurso – una domanda sorge spontanea: chi lavorerà in queste nuove strutture, come gli ospedali e le case di comunità, previste dal PNNR? – chiede il presidente ANASTE -. Si corre il serio rischio che questi edifici restino delle cattedrali nel deserto, prive sia di pazienti che di personale».

Mancano geriatri e infermieri

Per rispondere ai bisogni di salute degli anziani servirebbe un numero maggiore di specialisti e professionisti sanitari. «In Italia ci sono pochi geriatri e infermieri. E per sopperire alle carenze serve un sistema di formazione che sia strutturato in modo tale da fronteggiare, nel giro di qualche anno, tali mancanze. E a nulla servono le scorciatoie come quella della Regione Veneto che ha tentato di arginare l’insufficienza di personale infermieristico attraverso corsi di formazione specialistica per OSS, creando la figura del cosiddetto super OSS o OSS super specializzato. Cambiare l’etichetta di una professione non può corrispondere ad una reale acquisizione di competenze molto più complesse (come quelle infermieristiche) di quelle finora attribuitegli. Si tratta di soluzioni tampone, di coperture di facciata, che non risolvono nemmeno in parte un problema di lunga data, come quello della carenza di personale sanitario, con cui il nostro SSN – conclude il presidente ANASTE – convive ormai da troppi anni».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
PNRR, in Sicilia tre gare per potenziare i servizi socio-sanitari e il patrimonio immobiliare sanitario
La procedura è gestita da Invitalia. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del supporto tecnico operativo reso disponibile dal Ministero dell'economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute alle Regioni e agli Enti del servizio sanitario regionale
PNRR: Uneba, più risorse per il non profit dedicato ad anziani e fragili
Uneba ha scritto una lettera aperta alle istituzioni per chiedere una maggiore attenzione al non profit del sociosanitario che ogni giorno si prendono cura di centinaia di migliaia di uomini e donne anziani, non autosufficienti, disabili, fragili
Pnrr: con PRP@CERIC nuova infrastruttura di ricerca per studiare agenti patogeni
Un'infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale e vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di possibili nuovi focolai di malattie. Questo è l'obiettivo del progetto PRP@CERIC, finanziato con 41 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Pnrr: Toscana, 5,6 milioni di euro contro i rischi da clima e ambiente
Grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Toscana avrà a disposizione circa 5 milioni e 623 mila euro per l’acquisto di strumentazioni e macchinari al servizio del sistema di prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici. L’obiettivo è quindi quello di prevenire, controllare e curare le […]
Giornata della Giustizia Sociale, l’importanza dell’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale
Al Campus Bio-Medico di Roma "Accordi che curano: Verso un'Assistenza Domiciliare, Integrata, Sociosanitaria e Sociale", workshop organizzato da Fondazione Alberto Sordi con Regione Lazio per un'assistenza domiciliare integrata
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...