Lavoro e Professioni 5 Dicembre 2019 12:51

#UnGiornoCon | Il podologo: dallo studio al domicilio, sempre a contatto con il paziente

Abbiamo chiesto a Maria Cristina Rufini, podologa iscritta all’AIP, come si svolge la giornata tipo di un podologo libero professionista: «Le patologie variano a seconda della fascia di età. Nel paziente anziano si tratta per lo più di ipercheratosi, di ispessimenti e di unghie onicogrifosi. Mentre nel paziente giovane si interviene sulle unghie incarnite sulle onicogrifosi»

I professionisti sanitari non medici, dal logopedista al tecnico ortopedico, dal fisioterapista all’assistente sanitario, sono da sempre molto vicini al paziente. Sia per la frequenza delle visite, sia perché spesso c’è quel contatto diretto della visita domiciliare, quell’entrare nel mondo più intimo della persona che ha bisogno di cure e di intervento e si affida alle cure del professionista. Non fanno eccezione i podologi, il primo professionista a cui ci si rivolge quando abbiamo un problema ai piedi. Abbiamo chiesto a Maria Cristina Rufini, podologa di Roma, come si svolge la giornata tipo di un podologo libero professionista.

«Fondamentalmente si svolge all’interno dello studio – sottolinea la dottoressa Rufini -. Sono giornate che possono essere completamente diverse le une dalle altre a seconda dei casi che ti capitano e che comunque ti trovi ad affrontare. È anche importante l’aspetto domiciliare perché molti pazienti sono venuti a studio fino a ieri, poi purtroppo per una serie di problemi legati all’avanzare dell’età non ce la fanno più a venire in studio e siamo andati da loro».

LEGGI ANCHE: PODOLOGI, PONTI (AIP): «SOTTOVALUTATO IL PROBLEMA ‘PIEDE’, SERVE PREVENZIONE. ACCREDITARE STUDI IN SSN»

I podologi, insieme ad altre 18 professioni sanitarie, sono confluiti nel maxi Ordine TSRM e PSTRP. La maggior parte di loro lavora privatamente, ma non mancano podologi operanti in strutture sanitarie pubbliche o nel privato accreditato. Tante le patologie semplici o complesse del piede su cui è chiamato a intervenire.

«Le patologie variano a seconda della fascia di età – sottolinea Rufini -. Nel paziente anziano si tratta per lo più di ipercheratosi, di ispessimenti e di unghie onicogrifosi. Mentre nel paziente giovane si interviene sulle unghie incarnite sulle onicogrifosi e adesso ultimamente stiamo utilizzando molto frequentemente il laser sia per curare le verruche ma anche per debellare queste maledette micosi che rappresentano una patologia con alta incidenza sia nei giovani che nelle persone più grandi di età».

Anche il podologo, spesso nel trattamento di persone anziane, è chiamato a recarsi al domicilio del paziente, come il medico di base. Questo favorisce anche la cura e l’assistenza e il rapporto con il paziente. «L’aspetto umano è importante. Si instaura quel rapporto confidenziale col paziente che magari ogni 30 giorni ti chiama, quindi diventi quasi parte integrante del suo nucleo familiare. E poi si conosce in maniera più profonda il paziente».

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