Salute 11 Giugno 2020 16:00

Il meccanismo che genera la gestosi nelle donne in gravidanza ritrovato anche nelle trombosi vascolari dei pazienti Covid

La scoperta dei ricercatori di Milano Bicocca guidati dal professor Gambacorti Passerini: «Lo studio del marcatore SFlt1 prodotto dalle cellule endoteliali spiega come il virus può infettare la superficie interna dei vasi». Giardina: «Le conoscenze sulla cura della gestosi utili per affrontare il Covid»
di Federica Bosco

Gestosi e Covid. La formazione dei trombi sembrerebbe avere la stessa origine, da un marcatore chiamato sFit1, prodotto dalle cellule endoteliali, che tappezzano la superficie interna dei vasi. Ad arrivare a questa conclusione è uno studio tutto italiano dei ricercatori dell’Università di Milano Bicocca guidati dal professor Carlo Gambacorti Passerini, direttore della Clinica Ematologica dell’Università che ha sede nell’Ospedale San Gerardo di Monza.

«Questa malattia nuova e poco conosciuta nel 50% dei pazienti dà effetto ad eventi trombotici sotto forma di coaguli all’interno di vene e arterie che possono essere causa di morte del paziente – spiega il professore -. La scoperta coinvolge lo strato più interno della parete delle arterie e delle vene che si chiama endotelio. Il nostro studio ha messo in luce come una molecola, che è prodotta in maniera quasi esclusiva da queste cellule, aumenti in modo significativo nei pazienti affetti dalla malattia e soprattutto in una fase precoce dell’infezione, al momento o subito dopo il ricovero in ospedale.  Di conseguenza il nostro studio mira ad anticipare il trattamento con farmaci anticoagulanti come l’eparina in una fase precoce della malattia e utilizzare, in futuro, farmaci noti per bloccare la produzione di queste molecole da parte delle cellule dell’endotelio, come aspirina e sartanici. Questo è un trattamento che non interferisce sul trattamento virale, ma su una complicanza della malattia; non blocca quindi la replicazione del virus, ma una complicanza grave, soprattutto in giovane età, come un’embolia polmonare massiva che è stata la principale causa di morte».

LEGGI ANCHE: COVID-19, CON ALBUMINA BASSA MAGGIOR RISCHIO DI TROMBOSI. VIOLI (UMBERTO I): «CONTROLLARE SPESSO I VALORI, SOPRATTUTTO NEGLI ANZIANI»

Partito grazie ad una intuizione di Valentina Giardini, ginecologa e dirigente medico della Fondazione Mamma e Bambino, lo studio potrebbe permettere di arrivare ad una cura per le complicanze del Covid partendo dall’esperienza della gestosi, una complicanza della gravidanza. «Vi è un’alterazione comune nelle due patologie, in particolare nel sistema renina-angiotensina-aldosterone – spiega la dottoressa che ha avuto il merito di osservare la stessa alterazione nelle due patologie -. Tutto questo è mediato da un altro ormone che si chiama angiotensina due, che crea un danno endoteliale in gravidanza e parte dalla placenta. Un’insufficienza placentale scatena un danno del tessuto che riveste i vasi e poi, a seguire, si manifesta in più organi. Si tratta di una malattia ad elevata mortalità materna e perinatale. Nei pazienti affetti da Covid tutto parte dal polmone, ma c’è poi un coinvolgimento di altri organi che può dare un danno sistemico dei vasi. Quindi c’è molta variabilità di manifestazione».

Ma allora la cura che si attua per la gestosi può essere utile anche per il Covid? «La preeclampsia, meglio conosciuta come gestosi – risponde la dottoressa Giardini -, sarebbe il modello noto della malattia in ambito medico. Questo studio, e anche i futuri, si focalizzeranno quindi su questa molecola. Si tratta di un marcatore in ambito ostetrico, per fare diagnosi di gestosi e per stratificare la gravità della patologia e del danno placentare, che può migliorare le nostre conoscenze sul fronte della patologia dell’infezione da Covid per utilizzarlo a fini terapeutici e prognostici. Un rapporto tra i due marcatori dell’endotelio che producono uno squilibrio tra i fattori angiogenici e anti-angiogenici a vantaggio di quelli più dannosi che quindi causano trombosi, a livello di placenta in caso di preeclampsia e nei polmoni nel caso del Covid. Questo sarà il punto da approfondire».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Parte l’edizione 2025 dei Bandi Gilead dedicati alla ricerca scientifica italiana e alle Associazioni di pazienti
Sono arrivati alla 14esima edizione Fellowship Program e Community Award Program, i Bandi con cui Gilead premia e finanzia i progetti italiani di ricerca scientifica e socio-assistenziale nell’ambito delle malattie infettive epatiche, oncologiche ed ematologiche. Fino al 16 aprile i ricercatori e le associazioni interessate potranno candidarsi sul sito www.gilead.it
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Donne “cenerentole” della ricerca in Europa, anche se metà dei laureati e dottorati è “rosa”
Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. È il quadro tratteggiato in un articolo sulla rivista The Lancet Regional Health
Tumori: Rai e AIRC insieme per trasformare la ricerca in cura
"La ricerca cura". E' questo lo slogan della grande maratona di Rai e Fondazione Airc che, come ogni anno, uniscono le forze per trasformare la ricerca sul cancro in cura
La trombosi uccide 1 persona su 4 nel mondo. Dagli esperti 10 consigli per prevenirla
«Muoversi contro la trombosi». E' la sfida lanciata per la Giornata mondiale della Trombosi, che domani celebra anche il suo decimo anniversario. In occasione della giornata la Società Internazionale per la Trombosi e l'Emostasi (ISTH) lancia una campagna per diffondere la consapevolezza sui segnali, sintomi e i fattori di rischio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio