Numero chiuso, scuole di specializzazione, imbuto formativo, precarietà, ostacoli ad inizio carriera: le sfide che i giovani devono affrontare nel mondo della sanità sono tante. In questa sezione proviamo a raccontarle, dando voce a loro e ai loro rappresentanti.
Richiesto anche il ripristino della figura del medico scolastico
Il 3 settembre gli aspiranti camici bianchi affideranno ad un test a crocette il loro futuro e i loro sogni. È davvero il modo più meritocratico con cui scegliere i medici del futuro?
Consulcesi: «Ogni anno il 3% degli aspiranti medici escluso per sviste e piccole irregolarità. Una guida utile per evitare problemi e per correre ai ripari»
Il governatore lombardo: «Investire nelle assunzioni». Il senatore UDC: «Presenterò interrogazione al Ministro Manfredi. Si rifletta sulla possibilità di annullare i test, occasione di inutile e pericoloso assembramento»
Il relatore del testo di riforma Manuel Tuzi (M5S): «Il Ministro non sembra orientato a procedere alla riforma ma insisterò». Il Ddl prevede l’abolizione del test di ingresso e un “anno sanitario” comune. E arriva la richiesta di sospendere i quiz per evitare i contagi
Riconoscimenti a macchia di leopardo e nessuna linea comune, molti medici in formazione che hanno lavorato nei reparti Covid non potranno usufruire delle facilitazioni previste. La parola alle associazioni
Parte “MaskLazio”, la campagna della Regione Lazio per sensibilizzare i giovanissimi all’utilizzo della mascherina. Zingaretti: «L’aiuto di tutti noi in questo momento è vitale»
Nella bozza del protocollo di intesa tra ministero e sindacati le possibilità per il ritorno a scuola il 14 settembre. Su obbligo mascherine per gli studenti si attende fine agosto. Azzolina: «Stiamo costruendo decreto per ripartire l’organico a tutte le regioni»
Ogni anno 18mila potenziali ricorrenti e migliaia di riammissioni bocciano il Numero Chiuso. Il presidente Massimo Tortorella «Duemila iscritti in meno scoraggiati dal sistema anti-meritocratico. Vigileremo sulla regolarità della prova in tutte le università italiane»
La psicologa: «Colpisce soprattutto i maschi ed in particolare i giovani con bassa autoefficacia percepita e maggiore insicurezza sociale. Può dare origine a problemi psicopatologici più importanti, dalla dipendenza dalla rete fino alla depressione»