Formazione 16 Giugno 2021 12:50

Rischio clinico e contenzioso, la necessità di una gestione integrata è più urgente che mai

La pandemia ha costretto i professionisti sanitari a guardare al rischio clinico da una nuova prospettiva. Per aiutare chi lavora per la salute altrui e tutelare le loro scelte, il provider Ecm Sanità In-Formazione ha organizzato un webinar di approfondimento curato dalla professoressa Paola Frati e dal prof. Vittorio Fineschi

Rischio clinico e contenzioso, la necessità di una gestione integrata è più urgente che mai

La pandemia ha costretto i professionisti sanitari a guardare al rischio clinico da una nuova prospettiva. Questi due anni di decisioni repentine per salvare vite, circondate dal caos della diffusione del virus, spesso con pochi mezzi e ancor meno dati hanno generato nuovo contenzioso che non sembra facile risolvere.

Per aiutare chi lavora per la salute altrui e tutelare le loro scelte, il provider Ecm Sanità In-Formazione ha organizzato un webinar di approfondimento curato dalla professoressa Paola Frati e dal prof. Vittorio Fineschi. “La gestione integrata del rischio clinico e del contenzioso” è il titolo della due giorni, che ha proposto ai professionisti un nuovo approccio alla problematica della valutazione medico-legale delle condotte sanitarie nelle emergenze.

Frati: «Emerso il concetto di equipe sanitaria»

«L’incontro di quest’anno – spiega la prof. Frati ai nostri microfoni – è incentrato sui problemi dettati dalla pandemia. Spesso non si riflette su questo aspetto fondamentale: medicina delle catastrofi significa qualsiasi evento che determina un collasso tra richiesta di assistenza al sistema sanitario e le possibilità di un sistema basato su contesti normali. Siamo stati travolti, io sono fiera dei professionisti che hanno risposto con preparazione, per quanto si poteva essere preparati su qualcosa che non si conosceva e con tanto spirito di abnegazione».

«Dopo l’estate – prosegue – ci siamo organizzati, conoscevamo di più e la situazione per quanto sempre straordinaria è stata gestita con appropriatezza, efficienza ed ecco l’importanza del rischio clinico e il contenimento virtuoso dello stesso, che ha permesso di non arrivare a quella situazione veramente importante che si era avuta prima dell’estate. Quindi l’incontro è dedicato a questo: ai professionisti sanitari, perché oggi più che mai è emerso il concetto di equipe sanitaria quindi medici in prima linea, infermieri e professionisti che hanno veramente cooperato per quello che è il senso della legge 24 e in generale per la nostra Costituzione, per la tutela della salute che è un bene fondamentale».

Vacchiani: «Linee guida e seminari fatti il prima possibile per capire la pandemia»

Come ha risposto la disciplina a una situazione imprevista come questa? «La disciplina – risponde il prof. Giuseppe Vacchiani – ha risposto in maniera egregia, organizzandosi emanando delle specifiche linee guida per le indagini autoptiche, organizzando seminari, workshop e convegni come questo per i colleghi. Per quello che è stata la nostra possibilità, siamo riusciti a indagare egregiamente i fenomeni autoptici patologici caratteristici della sindrome e credo che si sia portato un buon risultato a casa specie per i clinici che poi sono stati chiamati a combatterla».

Norelli: «Rischio clinico e contenzioso da considerare in visione integrata»

È proprio la medicina legale che ha potuto lavorare guardando la malattia Covid-19 da un’altra prospettiva. «Se un aspetto per la medicina legale può essere considerato meritevole di attenzione costruttiva nell’infezione da Covid è proprio la possibilità di sfruttare la pandemia come un’occasione per rivedere la nostra metodologia alla luce di tutta una serie di evenienze che la pandemia ha evidenziato e accentuato», concorda il prof. Gian Aristide Norelli, ospite del webinar.

«Noi abbiamo, come dice anche la Legge Gelli, una necessità di considerare in modo assolutamente integrato tutto ciò che riguarda la gestione del rischio clinico e del contenzioso – prosegue – affrontiamo così il problema dell’organizzazione (rischio clinico, metodologia di intervento all’interno delle strutture sanitarie), problematiche che riguardano individualità degli operatori sanitari e collettività e dall’altro lato abbiamo il modo di dover affrontare il contenzioso, che scatta quando il rischio clinico fallisce.

Norelli: «Mancava piano pandemico»

«È chiaro che noi come rischio clinico avremmo dovuto o dovremmo impostare una metodologia che riguarda la possibilità che problemi di carattere infettivo si vengano a porre all’interno della struttura sanitaria e della collettività, allestendo le misure idonee a prevenirlo. Che cosa può comportare la mancanza di promulgazione di un piano pandemico? Che si sviluppi la diffusione di una malattia in condizioni che invece avrebbero potuto essere evitate. Qual è la soglia al di sotto della quale era impossibile evitare il diffondersi della pandemia? Questo è il motivo di contenzioso».

Questo ha portato a una serie di procedimenti pendenti presso le Procure di tipo penalistico, civilistico per risarcimento del danno, contenzioso pendente presso l’Inail per il riconoscimento dell’infortunio del lavoro, contenzioso nell’ambito dell’assicurazione privata per il riconoscimento di Covid come infortunio o malattia e una serie di problemi che gravano sull’Inps perché se l’infortunio non è riconosciuto come tale l’aspetto assistenziale è in capo a loro.

L’Inps «svolge nell’ambito della medicina legale un compito molto rilevante ancora di più durante la pandemia», concorda il prof. Raffaele Migliorini, coordinatore generale medico-legale Inps. «Basti pensare che l’Istituto si è impegnato in una serie di attività come sul cosiddetto esame agli atti, questo per facilitare in un periodo pandemico così complesso accertamenti che chiaramente potevano essere fatti con un certo rischio».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
Non solo Covid. Guido Rasi invita a recuperare le vaccinazioni “in sospeso”
Nel nuovo ebook del direttore Consulcesi, non solo un dettagliato elenco delle vaccinazioni oggi disponibili, ma anche consigli utili agli operatori sanitari per convincere quel 15% della popolazione italiana “esitante”
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Lavoro

Nasce “Elenco Professionisti”, il network digitale di Consulcesi Club dedicato agli specialisti della Sanità

L’obiettivo è aiutare il professionista a migliorare la sua visibilità all’interno della comunità medico-scientifica e facilitare i contatti tra operatori. Simona Gori...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...