Formazione 16 Settembre 2022 15:27

Professioni sanitarie, a Lecce la prova non è mai iniziata. Tutti a casa per errore

A Lecce un errore durante la consegna dei test di Professioni sanitarie ha costretto i candidati a tornare a casa. Cosa succederà?

Professioni sanitarie, a Lecce la prova non è mai iniziata. Tutti a casa per errore

A Lecce 226 studenti sono stati rimandati a casa senza poter sostenere il test per Professioni Sanitarie di giovedì 15 settembre 2022. È successo perché a pochi minuti dall’inizio della prova, il personale si è reso conto che l’elaborato contenuto nel plico aperto era sbagliato e conteneva invece i quesiti per la prova del corso Magistrale. Dopo un iniziale imbarazzo, i candidati sono stati pregati di tornare a casa.

Grande subbuglio tra i tanti ragazzi, che hanno visto messa a rischio il proprio ingresso nelle facoltà prescelte per ragioni che non dipendono da loro. Sembra che ci sia stata una confusione nei plichi e che quindi al Palafiere di Lecce sia stata consegnata la prova della Magistrale. Opportunamente, e non essendoci alternativa, la prova è stata poi interrotta.

Grande incredulità e preoccupazione in attesa di sapere quando il test sarà recuperato. Peraltro, se l’Università di Lecce avesse scelto di affidarsi al test preparato dal CINECA, ora sarebbe necessario un nuovo test da riproporre ai ragazzi in quanto quello preparato dall’ente usato anche dal Ministero è già stato svolto nella giornata di giovedì in tutte le altre università d’Italia. I ragazzi hanno inviato una diffida e anticipato la prospettiva di muoversi per vie legali per rivendicare l’ingiustizia subita.

Ci sarebbe un precedente avvenuto a Firenze nel 2017, che risultò nell’ammissione di tutti i candidati.

Tortorella (Consulcesi): «Quello che è successo a Lecce è una cosa gravissima»

«Quello che è successo a Lecce è una cosa gravissima che mette a rischio la possibilità di entrare alle facoltà Sanitarie, dal momento che il test viene somministrato in un’unica data su tutto il territorio nazionale». Così Massimo Tortorella, presidente Consulcesi, network legale di riferimento in ambito sanitario che, con il servizio Numero Chiuso, ha messo a disposizione un canale dedicato attraverso cui i ragazzi possono segnalare irregolarità, riportare dubbi e perplessità e contattare tempestivamente i consulenti Consulcesi per una consulenza gratuita.

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di I.F.