Contributi e Opinioni 15 Luglio 2020 16:55

Rischio paralisi “da quarantena” in autunno? Dall’OMCeO forte “stimolo” a Regione e Comune di Milano

L’Ordine richiede una celere esecuzione dei tamponi e una vasta campagna di vaccinazione antinfuenzale

Cosa potrebbe succedere se il Covid-19 tornasse in autunno? La domanda, che circola spesso, riguarda le possibili ricadute economiche. L’OMCeO di Milano, invece, si è posto il problema dal punto di vista medico.

«E la risposta non è stata delle più incoraggianti – spiega l’Ordine in una nota – tanto che il Consiglio Direttivo ha delegato il Presidente a indirizzare alle autorità sanitarie regionali e cittadine una lettera che, quindi, è stata spedita all’Assessore al Welfare Giulio Gallera, al Sindaco di Milano Giuseppe Sala, al Direttore Generale Marco Trivelli, e al Direttore Generale Ats Milano Walter Bergamaschi, evidenziando il rischio di “totale paralisi” della città di Milano qualora i protocolli di segnalazione dei nuovi casi non fossero adeguati ai bisogni quindi proponendo la domanda chiave, ovvero: “Quali sono le buone pratiche da adottare per contenere l’epidemia?” “Quali sono gli errori in fase di diagnosi da non ripetere?”»

«Le richieste – precisa il Presidente dell’OMCeO Milano, Roberto Carlo Rossi riguardano la corretta segnalazione dei casi, la programmazione e il miglioramento del sistema di diagnosi precoce nei casi sospetti permettendo così di aumentare la capacità di effettuare tamponi e di fornire in tempi molto rapidi la risposta diagnostica ma anche il potenziamento del supporto da dare all’attività dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti con sintomi suggestivi di infezione. Senza dimenticare l’adeguata fornitura di DPI ai tutti i Medici, nonché il mantenimento e il potenziamento dell’attività informatizzata senza contatto diretto con il paziente e la deburocratizzazione».

«Il rischio – prosegue – è che le conseguenze della sovrapposizione tra il rischio di ripresa dalla pandemia ed epidemia influenzale, possano inutilmente gettare nel panico la cittadinanza e in drammatiche conseguenze socioeconomiche la vita civile e lavorativa a causa delle necessarie misure di quarantena» .

«Il rischio va scongiurato – ribadisce il Presidente Rossi – bisogna stimolare una campagna vaccinale antinfuenzale e antipneumococcica sia per tutto il personale medico sanitario del nostro sistema sanitario regionale che per la popolazione, ma soprattutto definire protocolli precisi per la segnalazione di nuovi casi e che scongiurino, qualora i contagi causati dal Covid-19 dovessero risalire, la sovrapposizione della sintomatologia a quella della normale sindrome influenzale, che proprio nei mesi autunnali e invernali ha il suo picco massimo».

Infine – evidenzia l’Ordine – è necessario procedere a screenare i casi segnalati mediante tamponi da eseguirsi in tempi rapidissimi ed i cui risultati devono essere disponibili in tempi altrettanto ridotti. E in relazione alla richiesta di una massiva campagna vaccinale, l’OMCeO propone al Comune di Milano «la predisposizione preventiva di ampi ed adeguati spazi pubblici con personale amministrativo e sanitario di supporto, indispensabile al fine di una corretta gestione dell’afflusso dei vaccinanti nella tutela della sicurezza dei medici e pazienti, alla luce di quella che sicuramente potrebbe essere una partecipazione di dimensione eccezionali. L’obiettivo complessivo è quindi permettere a tutti i Sanitari di valutare con maggiore oggettività ciascun caso, poiché, escludendo forme influenzali tradizionali, potrebbero applicare misure restrittive verso coloro che manifestino sintomi fortemente suggestivi per infezione da Covid-19, senza “paralizzare” inutilmente l’intera città di Milano» conclude l’Ordine.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Morbillo: mappato il percorso del virus nel cervello
Per la prima volta è stata realizzata una sorta di mappa della diffusione del virus del morbillo nel cervello sulla base dei dati di un paziente colpito da una rara e letale malattia cerebrale, chiaara panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). A realizzare l'impresa sono stati i ricercatori della Mayo Clinic in uno studio pubblicato su PLOS Pathogens
Herpes zoster: l’efficacia del vaccino diminuisce nel tempo
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha valutato l'efficacia del vaccino vivo contro l'herpes zoster, che è risultata massima per i primi 12 mesi dalla vaccinazione ed è diminuita in modo sostanziale nel tempo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sammy Basso, l’addio al più longevo malato di progeria

Sammy, morto a 28 anni, è il più longevo malato di progeria: chi nasce affetto da questa malattia ha di solito un'aspettativa di vita che non supera i vent'anni
Salute

Automedicazione: dall’Enterogermina al Daflon, ecco i prodotti più venduti in farmacia

I dati Pharma Data Factory (PDF): nell’ultimo anno mobile (agosto 2023-settembre 2024) il mercato dei farmaci per l’autocura è stabile (-1%), anche se con prezzi in lieve aumento (+...
Prevenzione

Medici di medicina generale, igienisti e pediatri assieme contro il virus respiratorio sincinziale

Il Board del Calendario per la Vita accoglie con soddisfazione la possibilità di offrire a carico del Ssn, come annunciato dalla Capo Dipartimento Prevenzione del Ministero, l'anticorpo monoclo...
Prevenzione

Aderenza terapeutica, dal Ministero un documento per sensibilizzare alla corretta assunzione dei farmaci

Il documento mira ad avviare un processo culturale di consapevolezza e di responsabilizzazione individuale e sociale. La mancata aderenza terapeutica può avere pesanti ricadute, peggioramento d...