Contributi e Opinioni 30 Maggio 2021 11:59

Perché non introdurre un’ora settimanale di educazione alla salute nelle scuole?

Di Annika Barone, studentessa in Odontoiatria e Protesi dentaria

di Annika Barone, studentessa in Odontoiatria e Protesi dentaria
Perché non introdurre un’ora settimanale di educazione alla salute nelle scuole?

Perché non inserire un’ora settimanale di educazione alla salute/prevenzione nelle scuole? La proposta nasce dalle esigenze che abbiamo avuto in questi ultimi anni di adottare comportamenti virtuosi a carattere preventivo, al fine di contenere la diffusione del Covid-19. La pandemia ha fatto sì che semplici comportamenti della vita quotidiana, come il corretto e frequente lavaggio delle mani, risultino fondamentali.

È importante divulgare in modo semplice ma scientifico tutte le informazioni utili per incrementare il benessere psico-fisico del bambino/ragazzo in crescita. Per questo penso che sia necessario dare una formazione a partire dalla scuola materna fino alla secondaria di secondo grado, e tale opportunità ce la dà la legge del 28 marzo 2003 n.53 e in particolare il decreto legislativo n.59 del 19 feb 2004 (attuativo per le scuole di infanzia e primo ciclo), che hanno conferito nuovi strumenti di flessibilità in termini di piani di offerta formativa alle scuole (i cosiddetti POF da programmarsi annualmente grazie all’autonomia scolastica).

Per la mia esperienza (da studentessa all’ultimo anno di laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi dentaria), mi piacerebbe che in tali offerte formative rientrasse anche la prevenzione odontoiatrica che ritengo sia un’esigenza primaria per assicurare il benessere a 360° del bambino in crescita. Inoltre, sensibilizzare e informare nella scuola significa non avere barriere sociali perché si possono intercettare anche le fasce deboli che difficilmente si recano dal dentista. Parlare di prevenzione odontoiatrica e in particolare della prevenzione delle carie, significa anche parlare di educazione alimentare e di educazione allo sport (il consumo frequente di zuccheri-carboidrati è associato a un maggiore sviluppo di carie), e in questo senso non posso non ricordare che in Campania, Regione in cui vivo, circa il 40% dei bambini è in sovrappeso, mentre la metà di questi è obeso. L’obesità infantile deve essere necessariamente combattuta con un corretto stile di vita, con lo sport e un’alimentazione sana ed equilibrata.

La frequenza con cui i carboidrati vengono assunti, più che la dose complessivamente assunta, sembra essere l’elemento più importante nella genesi della carie.

Le linee guida ministeriali ci dicono che il problema carie è ancora pressante nei bambini italiani: è emersa, infatti, una prevalenza di circa il 22% di patologia a 4 anni e di circa il 44% a 12 anni. In Italia, la quasi totale assenza sul territorio di Servizi Odontoiatrici di Comunità rende ancora più difficile l’attuazione di programmi di prevenzione puntuali ed efficaci.

Le scuole si dovrebbero avvalere di figure inserite professionalmente nell’ambito sanitario per fare formazione sia ai ragazzi/bambini che ai loro genitori quando possibile, con la sinergia delle ASL di competenza e il comune.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
“Movember”: la Società Italiana di Urologia in Senato per promuovere informazione e prevenzione sui tumori maschili
La Siu ha presentato la sua campagna di informazione e sensibilizzazione sui tumori della prostata e dei testicoli. Al centro del dibattito la necessità di un cambiamento culturale nella percezione che gli uomini hanno della propria salute ma anche le difficoltà dei clinici ad agire senza una normativa specifica che ne tuteli le scelte e le azioni. Il contrappasso è il rischio di una medicina difensiva costosa e inutile.
Prevenzione, Ordine TSRM PSTRP Roma: «Serve grande alleanza tra le professioni sanitarie»
«La nostra presenza alla Race for The Cure vuole testimoniare il nostro sostegno alla ricerca e alla prevenzione, sempre al fianco delle donne che affrontano una battaglia contro un male subdolo e insidioso. È importante accompagnare le donne in tutto il percorso della malattia, con una presa in carico che parta dalla diagnosi e che garantisca anche il sostegno psicologico necessario» spiega Andrea Lenza, presidente dell’Ordine TSRM PSTRP di Roma
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
Scandalo ginnastica ritmica. L’esperto: «La dieta degli atleti sia elaborata insieme al nutrizionista»
A parlare è il dott. Emilio Buono, nutrizionista sportivo di campioni d’élite e formatore professionale. Dal 1° novembre online il nuovo corso Consulcesi sul tema della nutrizione nello sport
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...