Contributi e Opinioni 2 Marzo 2022 09:04

Decreto attuativo Legge Gelli: un approfondimento

Approfondiamo meglio il Decreto attuativo Legge Gelli: quali sono i requisiti minimi assicurativi per le polizze di RC sanitaria

di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Decreto attuativo Legge Gelli: un approfondimento

L’Art.3 del regolamento di attuazione della Legge Gelli specifica qual è l’oggetto della garanzia assicurativa resa obbligatoria dalla legge. Ricordiamo innanzitutto che l’obbligo di stipula di una polizza RC sanitaria è prevista solo per i medici che esercitano attività libero professionale. Per tutti coloro, invece, che operano presso strutture sanitarie – pubbliche o private – la copertura è prestata direttamente dall’ente. L’eventuale azione di rivalsa da parte della struttura verso il collaboratore sanitario può essere esercitata solo in caso di dolo o colpa grave.

Oggetto della garanzia assicurativa per i medici liberi professionisti

Il comma 2 dell’Art.3 specifica l’oggetto della garanzia assicurativa per i medici liberi professionisti. L’assicuratore è obbligato a tenere indenne il medico per i danni cagionati a terzi, se colposi e conseguenti ad una obbligazione contrattuale direttamente assunta con il paziente. Il medico libero professionista può tutelarsi:

  • tramite una copertura assicurativa propria, di natura individuale;
  • aderendo a convenzioni o a polizze collettive, stipulate grazie alle strutture presso le quali lavora, alle organizzazioni sindacali o a quelle ordinistiche;
  • grazie a coperture stipulate direttamente per lui dalla struttura presso la quale opera.

Il meccanismo “bonus-malus”

Il comma 7 dello stesso articolo specifica che – con un preavviso di almeno novanta giorni – le compagnie assicurative possono aumentare o diminuire il premio di tariffa al momento del rinnovo. Il meccanismo dovrà essere collegato all’andamento dei sinistri verificatisi nel corso della durata contrattuale.

Decreto attuativo Legge Gelli: i massimali

Il comma 2 dell’Art.4 stabilisce invece i massimali minimi obbligatori per le polizze di Responsabilità Civile Professionale dei medici. Il regolamento stabilisce una distinzione fra professionisti sanitari:

  • coloro che praticano chirurgia, ortopedia, anestesiologia e parto necessitano di un massimale non inferiore a €2.000.000 per sinistro (e al triplo del massimale per sinistro per ciascun anno);
  • per tutti gli altri, un massimale non inferiore a €1.000.000 per sinistro (e al triplo del massimale per sinistro per ciascun anno).

Ovviamente tali massimali possono subire annualmente variazioni in base all’andamento del Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria, il quale è tenuto a risarcire nei casi in cui il danno sia di importo eccedente rispetto ai massimali previsti dai contratti stipulati ossia quando l’impresa di assicurazioni, al momento del sinistro, si trovi in stato di insolvenza o di liquidazione coatta o vi venga posta successivamente.

Durata temporale della garanzia

Il regime di copertura è quello caratteristico dei contratti di Responsabilità Civile, detto di “claims made“. In particolare, recita il regolamento, le richieste di risarcimento devono essere «[…] presentate per la prima volta nel periodo di vigenza della polizza e riferite a fatti generatori della responsabilità verificatisi in tale periodo e nei dieci anni antecedenti la conclusione del contratto assicurativo». La retroattività del contratto è – pertanto – decennale. Anche l’ultrattività – o postuma – del contratto è decennale. Si specifica infatti nell’articolato che le richieste di risarcimento devono essere presentate «[…] entro i dieci anni successivi alla cessazione dell’attività e riferite a fatti generatori della responsabilità verificatisi nel periodo di efficacia della polizza, incluso il periodo di retroattività della copertura […]». Tale ultrattività è naturalmente estesa agli eredi.

Recesso dell’assicuratore: quando è possibile?

L’assicuratore non può sostanzialmente mai recedere dal contratto, né durante il periodo di vigenza della polizza né durante l’ultrattività della stessa. L’unico caso in cui ciò è possibile è quello nel quale c’è una «[…] reiterata condotta gravemente colposa dell’esercente la professione sanitaria, accertata con sentenza definitiva che abbia comportato il pagamento di un risarcimento del danno».

Un suggerimento: rivedere il proprio contratto assicurativo

Alla luce di quanto esposto risulta decisamente opportuno rivolgersi a professionisti del settore estremamente qualificati, come lo staff di SanitAssicura, per rivedere la propria copertura assicurativa di responsabilità civile, al fine di renderla compatibile con quanto previsto dal legislatore.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
“La sanità digitale come strumento di prevenzione del rischio clinico”: esperti a confronto al Santo Spirito
Nel convegno promosso dall'Asl Roma 1 si parlerà di e-health e di tutte le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) necessarie per far funzionare il sistema sanitario in sicurezza e qualità, riducendo i rischi collegati ai processi sempre più complessi ed interprofessionali.
Formazione ECM, Magi (OMCeO Roma): «Azioni disciplinari per chi non è in regola»
Falcinelli (OMCeO Ravenna): «Compito degli Ordini stimolare gli iscritti e verificare crediti». Lazzari (Cnop): «Aggiornamento continuo essenziale»
Legge Gelli: riforma in vista
Dal 12 maggio è in esame in Commissione giustizia e affari sociali della Camera una proposta di modifica della Legge Gelli Bianco
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
PNRR e Legge Gelli, Hazan: «La responsabilità professionale cambierà. Occorrono riflessioni importanti»
Il Presidente della Fondazione Italia in Salute fa un bilancio di cosa è cambiato dall’approvazione della legge sulla responsabilità professionale ad oggi e spiega come dovrà cambiare il sistema alla luce delle risorse in arrivo con il PNRR
PNRR e responsabilità professionale, Gelli: «Fondamentale formazione del personale sanitario per non sprecare risorse»
Cosa è cambiato a cinque anni dalla Legge 24 del 2017? Lo abbiamo chiesto alla persona che le ha dato il nome
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...