Contributi e Opinioni 18 Giugno 2021 11:37

Codirp su PNRR, Tiziana Cignarelli: «C’è il rischio di frammentare il disegno complessivo»

Presentata ieri in audizione la proposta Codirp di un raccordo diretto tra la cabina di regia e l’andamento dei lavori e dei progetti, grazie alle competenze tecniche specialistiche presenti nella PA

«Il disegno di legge in esame (cd. Governance e semplificazione), pur proponendosi come provvedimento di impianto generale, si inserisce in realtà in un quadro di intensa produzione normativa in cui parallelamente e contestualmente sono all’esame del Parlamento altri provvedimenti che, per quanto presentati come settoriali, incidono in realtà anche sull’assetto generale, con aree di intervento che si intersecano e che disciplinano ambiti in parte sovrapponibili». Lo ha affermato Tiziana Cignarelli, Segretario Generale Codirp in audizione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente, nell’ambito dell’esame del decreto 77/2021 – Semplificazioni.

«E’ il caso, ad esempio, del decreto legge n. 80 del 9 giugno 2021misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano n azionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia” – ha spiegato – la cui legge di conversione è all’esame del Senato in questi giorni che, tra l’altro, disciplina le “misure organizzative a supporto del sistema di coordinamento, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR”».

«Velocità della ripresa e della tempistica delle attività e dei lavori da realizzare, spinta a mettere in campo le azioni facendo leva sulle competenze, punto di raccordo tra pubblico e privato, sono le direttrici di una architettura che il decreto delinea in modo tecnicamente sfaccettato, ma rischiando di lasciare un punto debole scoperto, che riteniamo cruciale: la determinante dei tempi e delle conformità di realizzazione dei progetti. Quale sarà il vettore, o il “sensore”, che consentirà di riportare velocemente e direttamente  e qualificatamente alla Cabina di regia le situazioni effettive, le eventuali criticità, i possibili ritardi, le incongruenze e anomali?» si è chiesta.

«Così come disegnata – ha proseguito – la struttura di raccordi tra cabina di regia, organismi, segreterie, comitati e vertici delle amministrazioni centrali e territoriali coinvolte, appare in contraddizione con l’effettiva ed immediata attuazione, elementi principali da tenere in considerazione per monitorare e corroborare progetti e prodotti previsti dal PNRR. Va evitata la anche solo parziale replicazione di figure e moduli già adottati in passato, trasformati dal tessuto connettivo burocratico e finiti con esiti purtroppo ben noti a tutti, che oggi ci costringono a questo sforzo riorganizzativo».

«Chi e cosa consentirà alla cabina di regia – ha aggiunto – di venire a conoscenza rapidamente delle difficoltà o anche della effettiva realtà delle situazioni e dello stato di attuazione concreta dei progetti? La ipotizzata snellezza del potere di intervento suppletivo successivo potrebbe essere neutralizzata dalla lentezza, tardività o farraginosità dell’arrivo delle informazioni sulle situazioni concrete e reali di progetti e lavori. Da qui la proposta Codirp di inserire in questa architettura e in questo momento un raccordo diretto tra la cabina di regia e l’andamento dei lavori e dei progetti, i cosiddetti SAL – stato di avanzamento lavori- che il flusso e gli iter amministrativi, a piramide, rischiano di non fare arrivare tempestivamente o conformemente alla realtà».

«Occorre il coraggio di far interagire direttamente con la cabina di regia le componenti vitali della società, quali ad esempio le associazioni ambientaliste, le associazioni sindacali anche territoriali, devono avere un ruolo diretto di collaborazione, informazione con la cabina di regia. Nel pubblico – ha sottolineato – le organizzazioni sindacali certificate possono essere inserite quali componenti già accreditati da meccanismi pubblici di verifica e certificazione a tutti i livelli di realizzazione dei piani e, quindi, possono essere tranquillamente e facilmente inseriti automaticamente nel filo diretto parallelo che deve collegare esecuzione dei progetti e dei lavori e cabina di regia. Qualcosa di simile è stato previsto per i raccordi tra PA e Terzo Settore, ovvero mediante i processi di “amministrazione condivisa”, in cui le parti collaborano nelle attività di interesse generale».

Diventerà altrimenti difficile che dal quadro pure tecnicamente di qualità discenda una concretizzazione altrettanto efficace; il rischio che la macchina si inceppi perché in realtà non sarà possibile conoscere direttamente quanto accade è alto e la carenza di un filo diretto risulta un vulnus in grado di inficiare l’intero sistema».

«I soggetti così indicati, i cosiddetti sensori istituzionalizzati, potranno e dovranno raccordarsi, oltre che con la cabina di regia, anche con gli ambiti parlamentari, a cui miratamente fare riferimento, per consentire una partecipazione diretta e nelle attività di realizzazione del PNRR» ha concluso.

 

 

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