Advocacy e Associazioni 26 Gennaio 2024 15:40

Auser critica il Decreto Anziani: “Non bastano le buone intenzioni”

“Continua a porsi l’enorme problema delle risorse per attuare la riforma, risorse che  sono del tutto insufficienti e una parte recuperate da precedenti stanziamenti”

Auser critica il Decreto Anziani: “Non bastano le buone intenzioni”

L’Auser, Associazione per l’invecchiamento attivo, critica nella forma e nella sostanza lo schema di Decreto sulla Terza Età approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. La prima cosa che sorprende – osserva l’Auser in una nota “è la totale assenza di interventi cogenti tesi a favorire l’integrazione socio-sanitaria nella assistenza e cura degli anziani non autosufficienti”.

“Di fatto tutto come prima – sottolinea l’associazione. “L’integrazione tra Distretti sanitari e Distretti sociali, già prevista nella 382 del 2000, è ancora una volta demandata alla volontà di amministratori  e operatori. Anche il timido tentativo di istituire il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), che in qualche modo avrebbe dovuto garantire maggiori livelli di integrazione, di fatto è drasticamente depotenziato riconducendo ogni soggetti alle proprie competenze.

Una seconda cosa è l’assenza del minimo tentativo di riforma delle RSA malgrado la drammatica esperienza della pandemia e le numerose proposte di riforma da più parti avanzate.

Una terza cosa è la confusione in materia di adeguamento delle condizioni abitative degli anziani. Nel Decreto si parla social housing  o di housing intergenerazionale quando tanto le esperienze internazionali, quanto quelle nazionali, attestano che il modello abitativo più adatto è quello degli alloggi individuali assisti a cui però non si fa il minimo cenno.

Ovviamente continua a porsi l’enorme problema delle risorse per attuare la riforma, risorse che  sono del tutto insufficienti e una parte recuperate da precedenti stanziamenti. E sempre in tema di risorse una domanda: ma il governo è in grado dire quanti sono i potenziali ultraottantenni non autosufficienti con un reddito inferiore ai 6.000 euro che potranno beneficiare della prestazione universale? Si tratta in realtà – chiosa l’Auser – di una platea molto ristretta a fronte di una domanda molto più ampia a cui non vengono date risposte”.

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