Lavoro 26 Novembre 2021 12:40

Carenza sanitari, Aodi (Amsi): «Integrare professionisti stranieri nel SSN»

Il presidente Amsi Foad Aodi illustra il Manifesto “Buona sanità internazionale” in tre punti e presenta le richieste alle Istituzioni

di Giulia Cavalcanti e Viviana Franzellitti
Carenza sanitari, Aodi (Amsi): «Integrare professionisti stranieri nel SSN»

Un manifesto per elencare i punti da affrontare con urgenza a livello legislativo per consentire l’integrazione di medici e professionisti sanitari stranieri all’interno del sistema sanitario nazionale. È quanto previsto da “Buona Sanità internazionale”, un documento presentato alla presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Anna Maria Parente da Foad Aodi, presidente e fondatore dell’Associazione medici di origine straniera in Italia e Unione medica euro mediterranea, nonché membro della Commissione Salute Globale della FNOMCeO.

Carenza medici, Aodi: «Applicare in modo omogeneo l’Art. 13 del decreto Cura Italia»

La prima questione riguarda la carenza di infermieri, medici di famiglia e specialisti con cui il SSN fa i conti da anni. «Nel 2026 mancheranno 50mila medici che dovranno essere sostituiti. Un’emergenza che annunciamo da anni» ha denunciato a Sanità Informazione il rappresentante dei medici stranieri in Italia.

Secondo Aodi, una possibile soluzione potrebbe essere l’applicazione dell’Art. 13 del decreto Cura Italia. Aodi ha chiesto di estenderlo «in modo omogeneo» sia ai medici che provengono dall’estero che a quelli che già sono in Italia. «All’inizio dell’emergenza, il decreto ha aperto le porte ai professionisti sanitari stranieri iscritti regolarmente ai loro albi professionali» ha spiegato Aodi. Di fatto, però, ha escluso «quelli che già ci sono e parliamo di 77.500 professionisti della sanità: 22mila medici e 38mila infermieri. Bisogna coinvolgere quelli che sono già qui, conoscono bene la sanità, la cultura e, soprattutto, la lingua italiana».

«Aprire i concorsi ai sanitari stranieri senza la cittadinanza italiana»

La proposta avanzata dal Presidente dell’Amsi è quella di coinvolgere i sanitari stranieri che lavorano in Italia da cinque anni regolarmente, con permesso di soggiorno e iscrizione all’albo professionale, senza l’obbligo della cittadinanza. «Ultimamente – ha evidenziato – vengono fatti tanti concorsi ma nessuno si presenta o si presentano in numero inferiore a quello richiesto. Questo avviene specialmente per radiologia, anestesia e ginecologia».

Concorda l’Assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha dichiarato: «Il Lazio non solo è pronto ad applicare le norme previste dal ‘Cura Italia’, ma riteniamo sacrosanto, per chi lavora in Italia da 5 anni, parla la lingua italiana, è iscritto ad un Ordine professionale dei medici e che possiede il regolare permesso di soggiorno, il diritto di poter partecipare ai bandi di reclutamento previsti dal Sistema sanitario, indipendentemente dal possedere la cittadinanza italiana».

Telemedicina, aggiornamento professionale e buone pratiche

Infine, nel manifesto si chiede di «promuovere la telemedicina, l’aggiornamento professionale, la cooperazione internazionale – ha concluso Aodi -. Per noi è importante l’internazionalizzazione del SSN e la valorizzazione delle buone pratiche in sanità».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Carenza sanitari, Foad Aodi (Amsi): «Il 90% delle domande e disponibilità di medici e infermieri ucraini sono senza risposte»
Amsi e UXU: «Non abbiamo mai ricevuto una risposta o disponibilità di confronto da parte del Ministro della Salute Speranza»
Al via il progetto Sud America di Uniti per Unire, Aodi: «Dal Cile buone pratiche e suggerimenti per risolvere patologica carenza di sanitari»
«Il Cile è uno stato di diritto sociale e democratico. È multinazionale, interculturale ed ecologico. Si costituisce come Repubblica solidale, la sua democrazia è paritaria e riconosce come valori intrinseci e inalienabili la dignità, la libertà, l’uguaglianza sostanziale degli esseri umani e il loro rapporto indissolubile con la natura. La tutela e la garanzia dei […]
Carenza medici, Foad Aodi (Amsi): «Nei prossimi sei anni saranno chiusi 100 ospedali»
«Salviamo la sanità italiana prima che sia tardi, vanno date risposte immediate e programmarne altre per combattere la fuga dei professionisti della sanità all’estero, dalle strutture pubbliche e in pensione». Così Foad Aodi, Fondatore dell’Amsi, Associazione medici stranieri in Italia, membro della Commissione Salute Globale Fnomceo e già 4 volte consigliere Omceo di Roma. «Nei […]
D’Amato: «Primo bando per medici extra Ue all’Ospedale San Giovanni»
Pubblicata la manifestazione d’interesse per il profilo professionale di dirigente medico disciplina medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza
Muro di Berlino, Foad Aodi (Amsi): «Dopo 32 anni il 40% dei sanitari dell’est è ritornato a casa»
Amsi, Umem e Movimento Uniti per Unire: «Dopo anni ci sono ancora muri mentali e materiali nel mondo, chi era povero è diventato ricco e meno altruista»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Un ponte con medici e istituzioni, l’evoluzione delle associazioni dei pazienti sta cambiando la sanità

Nel corso degli anni il ruolo delle associazioni dei pazienti si è evoluto, così come si è evoluto il ruolo del paziente, oggi considerato in misura maggiore (seppure non ancora s...