Dalla Redazione 25 Maggio 2020 10:50

I neurologi: «Migliore interazione ospedale-territorio, reti hub-spoke non solo per patologie acute e aumento numero specialisti e reparti»

di Gioacchino Tedeschi, Presidente Sin

L’emergenza Covid-19 ha giustamente spostato l’attenzione della filiera sanitaria verso le terapie intensive e i reparti infettivologici e pneumologici. Sono stati creati nuovi posti letto per queste discipline, nonché in diversi casi nuovi ospedali dedicati all’emergenza e trovo giusto che queste nuove strutture, anche se al momento sottoutilizzate, rimangano attive per una eventuale “rebound” dell’epidemia.

Nel frattempo, tutte le altre discipline sono state penalizzate e questo include la Neurologia. Molte neurologie sono state cancellate o hanno subito una notevole riduzione dei posti letto e tutte le attività elettive (incluse quelle ambulatoriali) sono state ridotte o soppresse. Di conseguenza i pazienti neurologici, specialmente quelli con patologie croniche complesse, sono rimasti privi di assistenza. Il ricorso ai video consulti e alla telemedicina si è rivelato di grande aiuto e questa esperienza ci potrà servire da insegnamento anche in futuro ad epidemia risolta. In questa nuova fase 2 abbiamo avuto una parziale ripresa delle attività, ma il rispetto dell’indispensabile distanziamento spazio-temporale non permette di soddisfare la richiesta di salute dei pazienti neurologici ed è impensabile che la Neurologia possa continuare per molto tempo a lavorare a “scartamento ridotto”.

Nell’attesa che passi la bufera, oltre a implementare ulteriormente il ricorso ai video consulti e alla telemedicina, è auspicabile che: si programmi una migliore interazione ospedale-territorio con una più efficiente distribuzione dei compiti; si rafforzi l’organizzazione delle reti hub-spoke e questo non solo per le patologie acute come l’ictus, ma anche per le patologie croniche complesse; e si aumenti il numero di specialisti in Neurologia, nonché il numero dei reparti.

Infine, l’esperienza COVID ha rinforzato un concetto già da tempo evidente. Fin quando gli ospedali saranno tanto dedicati alle patologie acute e il territorio non sarà in grado di accogliere istanze complesse, il bisogno dei pazienti cronici complessi continuerà a non trovare una adeguata soluzione. Il progresso scientifico, che in medicina è stato fondamentale per migliorare la qualità di vita della popolazione, ha reso la medicina e la Neurologia in particolare molto più complessa che in passato e ha fatto giustamente crescere la richiesta di prestazioni di alta specificità. Questo nuovo scenario non può essere fronteggiato se non aumentando le risorse per le Neurologie di alta specializzazione.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Malattia renale cronica, le nuove linee di indirizzo elaborate in sinergia con i pazienti
Quasi un italiano su dieci ha una malattia renale cronica e non lo sa. In Senato l'evento di aggiornamento del documento di indirizzo
SIN, arriva la Task Force per una TIN a misura di famiglia
L'obiettivo è diffondere e applicare gli Standard Europei di assistenza al neonato, attuando la zero separation tra genitori e prematuri
Giornata mondiale donazione latte umano, l’allarme di AIBLUD e SIN: «Calo del 12% nel 2021»
Il dato emerge dalla terza indagine dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) sull’attività delle Banche del Latte Umano Donato (BLUD) in Italia nell’anno 2021
Settimana mondiale cervello, Berardelli (Sin): «Non sono solo malattie “per vecchi”, colpiscono anche i giovani»
In Italia, la campagna di sensibilizzazione, che quest’anno sarà dedicata a “Le stagioni del Cervello”, si svolgerà dal 14 al 20 marzo. Sette giorni in cui, in modalità virtuale o in presenza, i neurologi apriranno le proprie porte ai cittadini
Il neonatologo: «Siamo costretti a separare le mamme non vaccinate dai loro figli»
Ambrogio Di Paolo (Presidente SIN Lazio): «Con l’ordinanza della Regione Lazio si può entrare negli ospedali soltanto con il Green pass rafforzato. E molte mamme non sono vaccinate, per disinformazione»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SaniRare. La sfida manageriale per migliorare l’assistenza ai malati rari e la sostenibilità del sistema

La gestione delle malattie rare e anche complesse richiede un modello assistenziale integrato, capace di unire risorse specialistiche, assistenza territoriale e strumenti innovativi per garantire cont...
di Lucia Conti
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione